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Allegri saluta la Juventus: "Rapporto splendido con tutti, compreso Marotta". Poi Agnelli glissa su Conte

di Stefano Bertocchi

"Oggi non risponderò a nessuna domanda sul prossimo allenatore della Juventus". A prendere parola nella conferenza stampa d'addio ai bianconeri di Massimiliano Allegri è il presidente Andrea Agnelli, che lascia così ancora il dubbio sul futuro della panchina della Vecchia Signora. "Oggi sono qui personalmente per celebrare Max. Un allenatore che da solo ah scritto la storia della Juventus. Erano trent’anni che non si vincevano 5 scudetti di fila. Prima dell’arrivo di Allegri si parlava del quinquennio degli anni '30. Lui ci è riuscito da solo". Poi, alla domanda diretta su Antonio Conte, Agnelli glissa: "Passiamo alla prossima, ho già risposto nell'introduzione".

Tocca al tecnico toscano commentare l'addio: "Ci siamo tolti tante soddisfazioni, lascio una squadra vincente che he le potenzialità per ripetersi in Italia e fare una grandissima Champions. Quest’anno purtroppo non ce la siamo giocata fino in fondo. Cosa avevo in mente io? Abbiamo parlato e discusso, esprimendo ciascuno i propri pensieri. Io ho detto quello che ritenevo, la società ha fatto poi le sue valutazioni e ha ritenuto opportuno che l’allenatore non fossi più io. Ma questo non cambia niente, il rapporto con il presidente, Nedved, Paratici è straordinario. Compreso Marotta, che mi ha accolto 5 anni fa. Io sono cresciuto molto, siamo anzi cresciuti insieme. Ci lasciamo nel migliore dei modi: lascio una società solida, con un gruppo straordinario sul piano tecnico e personale. Per vincere bisogna essere uomini, e la Juve ne ha tanti. Lascio un presidente straordinario: un decisionista. Fabio e Nedved che sono più giovani di me: conosciuti da ragazzi, sono ora presidenti importanti".

Sul suo futuro, Allegri spiega: "Ora non so niente. Domani dobbiamo andare in campo e festeggiare. Magari una pausa mi farebbe anche bene, ma staremo a vedere. Magari a luglio mi prenderà voglia ma non dipende solo da me, devo guardare cosa c'è in giro e fare le mie valutazioni. Se dovrò stare fermo un anno mi dedicherò a me stesso e alla mia famiglia. Ora penso solo alla festa di domani".

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