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Il preparatore Marra: "In tre settimane, il corpo riannoda i fili. Il cambiamento sarà soprattutto mentale"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Emanuele Marra, ex preparatore atletico di Milan, Fiorentina, Sampdoria e Catania, ha risposto alle domande della Gazzetta dello Sport provando a fare chiarezza sull'argomento riguardante la ripresa dell'attività agonistica dopo un lungo e inaspettato periodo di stop come quello attuale. 

Come è possibile gestire un allenamento mantenendo le distanza tra un giocatore e l’altro?
"Il cambiamento sarà innanzitutto mentale. La palestra intesa come ambiente al chiuso dovrà diventare all’aria aperta. Il campo sarà la palestra. E lì si potranno organizzare i circuiti consentendo agli atleti di mantenere le distanze tra di loro. L’alternativa sarebbe quella di suddividere la palestra a gruppi e con fasce di orario, ma facendo in questo modo si andrebbe a privare la squadra della visione d’insieme".

Quanto tempo servirebbe ai preparatori per riatletizzare i giocatori?
"In tre settimane il corpo umano riannoda i fili anche sensoriali, ricollegando spazio e tempo. Certo, sarebbe ottimale avere a disposizione più di tre settimane. Ecco perché se tra la ripresa degli allenamenti e il riavvio del campionato trascorresse così poco tempo sarà necessario dare più spazio al lavoro con la palla".


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