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CdS - Lukaku, gol ed errori: notte amara per il belga

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

Il gol della speranza, ma anche tante chance fallite, delle quali almeno due clamorose. È amara la notte di Romelu Lukaku, di nuovo con le polveri bagnate dopo la serata contro la Roma. Un vero peccato, visto quanto prodotto dai nerazzurri contro il Barcellona. "Dopo la prima rete annullata, il belga ci ha riprovato, sfruttando una ripartenza guidata da Vecino - spiega il Corriere dello Sport -. Dentro l’area ha anche avuto il tempo di mandare a vuoto Umtiti, spostandosi il pallone sul sinistro, ma perdendo quella frazione di secondo che permetteva a Lenglet di recuperare alla disperata. Lukaku restava in cattedra, indossando però i panni di uomo-assist. Al primo tentativo, lanciava Borja Valero, che proprio non ce la faceva ad arrivare solo dentro l’area avversaria. A Biraghi, invece, spalancava la porta per un diagonale che, però, finiva sui pugni di Neto. Infine, ecco il cross recapitato sulla testa di D’Ambrosio, costretto ad una complicata torsione e ad un’incornata che finiva sul fondo. L’Inter, a quel punto, era già sotto. E si stava appena riprendendo dalla mazzata del gol di Carles Perez. Serviva un gol per riprendere in mano il proprio destino. Così, ci pensava il belga a infilzare Neto. Con buona parte del merito, però, da condividere con Lautaro, che difendeva il pallone in mezzo a addirittura a 6 avversari, permettendo all’ex-United di caricare il sinistro. Ci si aspettava un’Inter arrembante dopo l’intervallo. Invece, gli unici a dare l’assalto alla retroguardia blaugrana continuavano ad essere Lukaku e il Toro. Per fermare il secondo, Todibo e soci dovevano ricorrere alle maniere forti. L’ex-United, invece, due occasioni per colpire riusciva a costruirsele comunque. Nella prima, però, sparava colpevolmente contro Neto. Nella seconda, invece, nel tentativo di aggirare il portiere brasiliano, si trascinava il pallone sul fondo. La doppia gioia di Lautaro, come già ricordato, veniva cancellata dal guardalinee. E, alla fine, mentre Conte aggiungeva prima Politano e poi Esposito, il baby Fati gelava San Siro. Quasi come un anno fa contro il Psv Eindhoven...". 


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