Riparte il campionato, e per la compagine nerazzurra è subito grande sfida, contro il Milan in un derby dalle grandi attese. Attesa per entrambe le squadre, chiamate a ripartire sulla scia delle ultime prestazioni, in un match dalle diverse incognite, per quello che rappresenta e per quello che la pausa delle nazionali può comportare. Spalletti si affida al solito 4-2-3-1, con Nainggolan alle spalle di Icardi. Vecino, tornato dagli impegni con l’Uruguay un po’ acciaccato, recupera e affianca Brozovic in mediana. Perisic e Politano sulle ali, Vrsaljko nel ruolo di terzino destro. Sponda Milan, Gattuso non riserva grandi sorprese: Higuain punto di riferimento avanzato del 4-3-3, Suso e Calhanoglu ai suoi lati.
PRIMO TEMPO - Duelli fisici, raddoppi e attenzione caratterizzano gli istanti iniziali del derby, una prima fase di studio. Una prima fase, riproposta nel corso della prima frazione, che distingue l’attesa del Milan al pressing dell’Inter. I rossoneri non lasciano Handanovic e compagni costruire dal fondo, ma ripiegano dentro la propria metà campo quando sono i due difensori centrali, De Vrij e Skriniar, in possesso del pallone. A situazioni invertite, invece, i nerazzurri si proiettano in avanti, con Icardi-Nainggolan sui centrali avversari, una delle due ali (Politano o Perisic) sul terzino di riferimento, e l’altra sulla mezzala rimasta scoperta, con Brozovic e Vecino impegnati su Biglia e uno tra Kessie e Bonaventura. Il pressing funziona, non sempre nel recuperare palla in avanti, ma spesso nel costringere gli “ospiti” a giocate sporche, che consentono all’Inter di guadagnare campo. La chiave che garantisce buone trame di gioco, andando oltre alla compattezza arretrata del Milan, è l’avanzamento di Vecino sulla stessa linea di Nainggolan, con Brozovic vertice basso. Le coppie di centrocampo, derivanti dai due schieramenti, con Biglia sul belga e le due mezzali schierate da Gattuso sulla mediana dell’Inter, perdono così la loro prevedibile competizione, favorendo filtranti pericolosi a ridosso dell’area rossonera. Negli ultimi 16 metri gli spazi restano pochi, ma le occasioni arrivano. Arriva anche il primo cambio (obbligato): Borja Valero sostituisce Radja, prendendone i compiti e svolgendoli, in base alle proprie qualità, al meglio. A giocare tra le linee ci si mette anche Politano, bravo a venire dentro al campo con il suo sinistro e a dialogare nello stretto con i compagni della trequarti, meno “fortunato” nella giocata finale. Tanti uomini in zona palla, pareggiati dall’organizzata retroguardia milanista, espongono la squadra di Spalletti a qualche rischio di ripartenza, con Suso e Calhanoglu sempre temibili in situazioni di 1 vs 1, Kessie e Bonaventura negli “strappi” centrali. A favorire qualche opportunità agli avversari sono però soprattutto i palloni persi in fase di costruzione, da Brozo ad Asamoah, con il ghanese più di una volta sconfitto nei contrasti nella propria trequarti. Entrambi i terzini, sostenuti dalle ali, si dimostrano comunque molto attenti in fase difensiva, e Vrsaljko si concede anche qualche giocata interessante in quella offensiva. Cresce l’Inter, cresce Perisic, crescono i duelli tra il croato e Calabria, il tutto mentre il primo tempo si appresta a mandare le squadre negli spogliatoi. Tra un gol annullato e l’altro, una prima frazione fisica, combattuta, agguerrita, senza grandi palloni giocabili per Icardi (più presente) da una parte e Higuain (più in difficoltà) dall’altra.
SECONDO TEMPO - Intensità maggiore, coraggio e verticalità, queste le caratteristiche di un Inter padrona del campo, brava a replicare l’atteggiamento tattico della prima frazione, guidata dal vertice basso Brozovic e sostenuta dall’imponenza della coppia De Vrij-Skriniar. Cresce la corsia sinistra formata da Asamoah e Perisic, con il ghanese più preciso e propositivo e il croato imbeccato più volte, grazie a cambi di gioco e a un giro palla efficace, per andare al cross. La densità del Milan negli ultimi 20 metri limita nelle occasioni il predominio nerazzurro, aprendo - con il passare dei minuti - a capovolgimenti di fronte all’apparenza molto pericolosi. I portatori di palla “di casa” vivono qualche momento di poca lucidità, di stanchezza, di tentativi di trovare l’ultima giocata “strozzati” dalla numerosa e combattiva difesa rossonera. Le ripartenze degli uomini di Gattuso, però, con Kessie e Bonaventura liberati dalla proiezione in avanti del centrocampo dell’Inter, non trovano gli sbocchi sperati, per propri errori, il più delle volte causati dalla compattezza degli 11 di Spalletti, premiati in prima battuta dalla generosità di Brozo e dalle corse all’indietro di Vecino, ma soprattutto dal modo di interpretare la difesa alta. Keita Balde per Perisic e Cutrone per Calhanoglu i cambi che avvicinano la gara al suo step finale. Il senegalese entra con il piglio giusto, aumentando l’imprevedibilità sull’out mancino, Borja continua a farsi trovare nella mattonella giusta (alla sinistra di Brozovic, alla destra di Biglia), Politano a collaborare con Vrsaljko e Vecino sul versante opposto. L’italiano si accentra sul piede preferito, liberando spazio per il terzino, mentre l’uruguaiano è sempre pronto a proporsi dentro l’area di rigore. Area di rigore, al netto di un Icardi molto attivo, difficile da dipingere fino in fondo di nerazzurro, con il risultato sempre più proiettato ad assestarsi sullo 0-0. Candreva per Politano e Bakayoko per Kessie le scelte dei due allenatori a pochi minuti dalla fine del match. Sintomi di stanchezza allungano leggermente le squadre, situazioni di palla inattiva (tanto numerose quanto non sfruttate in casa Inter) sembrano comunque rappresentare le ultime e uniche chances di svoltare il match, e l’ingresso di Abate per Calabria l’ultimo episodio da segnalare. Prima della giocata di Candreva, del cross di Vecino, degli errori più o meno evidenti della retroguardia rossonera, del movimento di Icardi, della capocciata del capitano nerazzurro, del gol che decide il match. Nel momento più lontano da questioni tattiche, ben sviluppate dalla Beneamata nell’arco dei 90 minuti, nel momento più vicino a rappresentare il carattere della squadra di Spalletti, a contraddistinguerne il percorso, a valorizzarne le intenzioni, ad accrescerne le convinzioni, esaltando le emozioni. Per ripartire dopo la sosta dando continuità alle ultime prestazioni. Ora, pur senza Nainggolan, l'occasione di misurarsi con il Barcellona (privato di Messi), senza troppe pressioni, dando forma alle ambizioni.
Autore: Christopher Nasso / Twitter: @ChrisNasso91
Altre notizie - Angolo tattico
Altre notizie
- 00:59 Prima GdS - Conceiçao ci prova. Il portoghese piace al Diavolo e viole liberarsi dal Porto
- 00:00 Lautaro, che capitano sciagurato!
- 23:52 Parma, Pecchia riscalda l'ambiente: "C'è tanta voglia di affrontare la Serie A"
- 23:38 Costacurta: "I festeggiamenti per il tricolore hanno portato via un po' di concentrazione all'Inter"
- 23:23 L'Inter Women perde nei 15' finali contro la Roma: gli highlights del divertente 4-3 per le giallorosse
- 23:09 videoLecce, punto a Cagliari che vale un pezzo di salvezza: gli highlights
- 22:55 videoScatto salvezza del Verona: 2-1 alla Fiorentina, decisiva una rete di Noslin all'ora di gioco. Gli highlights
- 22:40 Pjanic: "L'Inter è proprio una bella squadra, Juve leggermente inferiore. Calhanoglu con Rodri il migliore al mondo"
- 22:39 Prima Lukaku e poi Bremer, Roma-Juventus finisce 1-1: Champions più vicina per Allegri
- 22:24 videoEmpoli e Frosinone non si fanno male: piccolo passo in avanti verso la salvezza. Gli highlights
- 22:12 Milan, Pioli: "Troppi gol subiti per vincere il campionato. Le proteste? I tifosi vanno rispettati"
- 21:58 Agustina: "Lautaro è un marito troppo ordinato, deve essere tutto perfetto e allineato. Io interista? Certo..."
- 21:44 Lautaro: "Scudetto contro il Milan? Siamo entrati nella storia. Ora voglio la Champions e il rinnovo con l'Inter"
- 21:30 Genoa, Gilardino: "L'Inter ha fatto qualcosa di straordinario, come il lavoro di Pioli in questi anni"
- 21:16 Behrami consiglia l'Inter: "Sulla fascia vedrei bene Tiago Santos, somiglia a Cancelo. Buongiorno già pronto"
- 21:01 AS - Inter e Liverpool, duello sul mercato: nel mirino c'è il fantasista del Las Palmas Moleiro
- 20:48 Juve, Giuntoli: "Voglio dire che per noi juventini è sempre un piacere ricordare il 5 maggio"
- 20:33 Condò: "Inter poco motivata ieri, altrimenti non si spiega questo risultato"
- 20:20 Caso Covisoc, Gravina: "Mai sentito nulla sul progetto del Ministero fino a venerdì". La replica di Abodi
- 20:05 Partita pazza a San Siro: 3-3 tra Milan e Genoa. La Curva Sud abbandona San Siro al minuto 77 in segno di protesta
- 19:51 Samp, Esposito: "Oggi ho segnato il gol più importante. Lo dedico ad Eriksson e ai tifosi"
- 19:37 Empoli, Nicola: "L'Inter ha vinto il campionato ma non è facile da affrontare per nessuno"
- 19:22 Casini: "Avere un posto in più in Champions è positivo. La Serie A vuole più autonomia"
- 19:08 Salernitana, Colantuono: "Dopo l'Inter, l'Atalanta è la squadra più forte del campionato"
- 18:53 Nuova Covisoc, nota del Ministero dello Sport: "Gravina era al corrente del lavoro svolto"
- 18:39 Curva Sud Milano all'attacco: "Le m**de dell'Inter festeggiano lo Scudetto nel derby e i dirigenti..."
- 18:25 Pirlo si gode il ritorno di Esposito: "Ha grandissima qualità. Le partite te le fanno vincere gli uomini così"
- 18:10 Genoa, Gilardino: "L'Inter fa campionato a parte, il Milan ha numeri strepitosi"
- 17:56 Di Francesco: "L'Inter troverà un Frosinone agguerrito. Il loro ko col Sassuolo? Pensiamo a noi"
- 17:41 Esposito show, l'attaccante nerazzurro regala i playoff alla sua Sampdoria: Reggiana ko
- 17:27 Primavera 1, il Bologna supera 3-2 l'Atalanta e regala all'Inter le Final Four Scudetto
- 17:13 Spettatore speciale sugli spalti del Castellani: Asllani ritrova gli ex compagni e osserva da vicino il Frosinone
- 16:59 Colpo di coda del Verona, 2-1 alla Fiorentina. Finisce senza reti tra Empoli e Frosinone
- 16:44 Frosinone, in vista della sfida contro l'Inter Di Francesco perderà Barrenechea per squalifica
- 16:30 Il Sassuolo batte l'Inter, Ranieri non fa drammi: "Non sono stupito da questo risultato, ci sono squadre..."
- 16:15 FcIN - Dopo Sassuolo, due giorni e mezzo di libertà: da martedì si penserà al Frosinone
- 16:01 Matri: "Oggi a Zielinski preferisco Frattesi. Inter pronta per la prossima Champions"
- 15:47 Montolivo: "Marotta garanzia, l'Inter può fare mercato con serenità. E se Lautaro va via..."
- 15:31 Parolo: "L'Inter ora deve puntare alla Champions, è competitiva per farlo. Lautaro, è così complicato il rinnovo?"
- 15:16 La Roma Primavera non vince, Mannini: "Guardiamo al massimo, dispiace non aver accorciato sull'Inter"
- 15:01 videoAlcione promosso in Serie C: l'ex presidente Pellegrini premiato all'Arena
- 14:46 Inter Women, l'orgoglio non basta: la Roma campione d'Italia ribalta le nerazzurre e vince 4-3 negli ultimi 15'
- 14:32 Corsa salvezza, Cagliari e Lecce si dividono la posta in palio: Mina e Krstovic firmano l'1-1 all'Unipol Domus
- 14:17 La posizione di Laurienté, le intuizioni di Asllani, le giuste distanze dei reparti del Sassuolo: le chiavi della partita
- 14:03 SM - Sanchez saluta, Arnautovic difficile da piazzare. Sacrificio Inter per Gudmundsson? C'è un indiziato in pole
- 13:48 videoDjuric risponde per due volte a Immobile e Vecino: gli highlights del 2-2 tra Monza e Lazio
- 13:34 Pavard a Sportitalia: "È vero che siamo già campioni, ma avremmo voluto vincere. Ora testa alle prossime tre"
- 13:19 Taarabt critica il Milan: "Il gioco si legge troppo presto. E poi la rosa è corta: l'Inter è un altro mondo"
- 13:04 videoTorino e Bologna non si fanno male e non vanno oltre lo 0-0: gli highlights
- 12:49 Corsera - Covisoc 'depotenziata': la FIGC convoca un vertice d'urgenza, i presidenti dei club in agitazione
- 12:35 Repubblica - Inzaghi dà ragione a Capello. Ma la stagione resta eccezionale
- 12:20 'Premio Gentleman Fair Play', giovedì 16 maggio la premiazione: anche Lautaro tra i 10 candidati
- 12:05 Poule scudetto, l'Inter Women fa visita alle campionesse d'Italia della Roma: le formazioni ufficiali
- 11:50 Corsera - Inter, overdose di felicità e brutta figura con il Sassuolo: Inzaghi saluta il traguardo dei 100 punti
- 11:36 GdS - Da Matkovic a Ilenikhena: l'Inter pensa ai baby bomber. La cifra che serve per strappare il 'nuovo Mandzukic'
- 11:21 videoL'Inter cade (di nuovo) contro il Sassuolo: Laurienté firma l'1-0. Gli highlights
- 11:07 Gol e assist per Taremi, gli elogi di Conceicao: "Professionista esemplare, sarebbe stupido non farlo giocare"
- 10:52 TS - Chivu idea dell'Ajax: il suo sostituto nella Primavera dell'Inter può essere Francesco Baldini
- 10:37 Pagelle TS - Solo quattro sufficienze: Dumfries bocciato con un 4,5
- 10:22 TS - Appagamento da seconda stella: l'Inter cade in casa del Sassuolo e interrompe la striscia di gol
- 10:07 CdS - Buongiorno, il Torino fa leva sulla Premier e alza ulteriormente il prezzo
- 09:52 Pagelle CdS - Appena tre sufficienze: spicca il 6,5 a Cuadrado
- 09:38 CdS - Inter svogliata e con le scorie dei festeggiamenti: Dumfries l'emblema
- 09:24 Cairo ora nicchia: "Buongiorno? Se rimarrà, sarò felicissimo"
- 09:10 GdS - L'Inter si ferma ancora davanti al Sassuolo: ko dopo 28 partite
- 08:57 GdS - Oggi è già domani: Inzaghi si proietta alla prossima stagione e rivela le esigenze di mercato. Parole tattiche sull'attacco
- 08:42 Pagelle GdS - Bastoni il migliore, Dumfries sciagurato, Buchanan e Cuadrado ci provano
- 08:29 Moviola GdS - Gol annullato a Lautaro: il motivo del lungo check
- 08:15 GdS - Il Sassuolo è la kryptonite della super Inter. Partita onesta dei nerazzurri, però...
- 08:00 L'antropomorfismo dell'Inter che salva il Sassuolo e richiama l'attenzione di Marotta. Ma vale la pena ricordare che...