L'Inter è chiamata a lanciare un messaggio al Milan e al campionato nel primo anticipo della 36esima, ossia terzultima giornata di A, con un pensiero rivolto anche alla Juve, avversaria mercoledì sera nella finalissima di Coppa Italia. A San Siro arriva l'Empoli che ha già archiviato il discorso salvezza, con una vittoria i nerazzurri si porterebbero momentaneamente in testa superando i cugini, impegnati domani sera a Verona contro l'Hellas. Out il solo Bastoni per Inzaghi, che schiera la sua Inter con il consueto 3-5-2: davanti al capitano Handanovic, Skriniar e Dimarco affiancano De Vrij in difesa. A centrocampo Dumfries torna titolare sulla destra, a sinistra il solito confermatissimo Perisic. In mezzo spazio a Barella recuperato, Brozovic e Calahnoglu al rientro dalla squalifica. In attacco tandem tutto argentino con Correa-Lautaro Martinez. L'Empoli di Andreazzoli scende in campo con un 4-3-2-1 fluido nei compiti degli interpreti offensivi: in mediana giocano Asllani, Stulac e Bandinelli, sulla trequarti Bajrami e Zurkowski a supporto dell'ex dell'incontro Pinamonti.
Dopo meno di 5 minuti ripartenza in verticale dell'Empoli che scavalca il pressing aggressivo dell'Inter grazie all'allargamento sulla destra di Zurkowski, il polacco riceve dietro la linea della metà campo e ha la strada spianata contro la difesa nerazzurra costretta a indietreggiare, dal pallone verso l'area Pinamonti tagliando da sinistra brucia in anticipo Skriniar e in stirata batte Handanovic. Assente ingiustificato il filtro dei tre mediani, sbilanciatissimi sin dall'avvio di gara nel tentativo di recuperare il possesso spezzando la costruzione dal basso empolese, mentre i toscani mandano in tilt la lettura difensiva dell'Inter con i posizionamenti di Pinamonti e Zurkowski sulle corsie laterali. I nerazzurri piazzano poi le tende nella trequarti avversaria, portando sempre un manipolo di uomini in zona gol e sprecando le prime chance per pareggiare. Calhanoglu, Brozovic e Barella continuano a supportare insieme le due punte e sono proprio loro tre a tessere l'azione al limite d'area che porta al rigore inizialmente concesso da Manganiello per intervento sul 23 e annullato subito al VAR. De Vrij rimane ultimo uomo sul cerchio di centrocampo, Dumfries e Perisic tentano gli affondi sulle rispettive corsie, ma la difesa di Andreazzoli tiene botta grazie anche al lavoro dei centrocampisti nell'ostruire le linee di passaggio. Al 29' nuova sorprendente dormita della difesa nerazzurra e raddoppio dell'Empoli con Asllani, il cui inserimento centrale è agevolato ancora dall'uscita verso le fasce di Zurkowski e Piinamonti. Sul lancio lungo di Fiamozzi, l'albanese beffa De Vrij con lo stop volante alle sue spalle e supera con freddezza Handanovic. A 5' dal termine l'Inter riapre il match con Dimarco sguinzagliato a sinistra e l'intervento scomposto sul suo cross di Romagnoli che insacca il pallone nella propria porta. L'assedio continua anche con Skriniar che sale addirittura verso l'area, Correa svaria su tutto il fronte, il binario preferito rimane quello mancino con le sovrapposizioni fra Perisic, Calhanoglu e il Tucu, mentre Dumfries fa sempre da ultima torre sul secondo palo, supportato da Barella come solito assaltatore in seconda battuta. Sull'onda emotiva dell'1-2, al 45' l'Inter approfitta di un'Empoli posizionato non al meglio a seguito di un pallone perso da Asllani e rimette a posto i conti con il pari firmato da Lautaro. Dopo il recupero a centrocampo, Barella dà fiato alla ripartenza sventagliando ancora verso sinistra per Calhanoglu, il turco si trova già in area e vede l'ingresso a rimorchio del Toro, che al volo di destro finalizza l'undicesimo assist stagionale del compagno.
Alla ripresa la prima occasione dei nerazzurri segue il copione che partendo da sinistra con Perisic porta all'inzuccata sul secondo palo di Dumfries, che sul cross al bacio del croato per poco non trova la porta. L'Inter continua ad aggredire l'Empoli alzando il pressing sui primi portatori, Perisic crea i pericoli maggiori da sinistra, le varianti sono Correa che colpisce di testa debolmente sul cross dalla trequarti di Brozovic e Barella che sugli sviluppi del corner corto tira un missile che si spegne a lato. Al 61' primo doppio cambio nelle file di Andreazzoli: fuori Zurkowski e Asllani, in campo Di Francesco per affiancare Pinamonti ed Henderson in trequarti. Tre minuti dopo azione fotocopia del 2-2 ma stavolta con Dumfries a servire dalla destra Lautaro e Vicario a compiere l'ennesimo salvataggio con il piede. Con l'Empoli oramai alle corde il Toro si rifà subito al 64' completando la rimonta con doppietta personale: Dumfries accentrandosi lascia la destra a Barella che ha il tempo e lo spazio per pennellare in area, sul secondo palo Fiamozzi insidiato da Calhanoglu respinge sui piedi del Diez argentino che anche stavolta scaraventa in porta un siluro imparabile per Vicario. Al 69' altro doppio cambio per i toscani: Di Francesco appena entrato dà forfait e viene sostituito da Cutrone, mentre Ismajli prende il posto di Stulac a centrocampo. Inzaghi replica con tre mosse: entrano D'Ambrosio, Vidal e Dzeko, richiamati in panchina Dimarco, Calhanoglu e Lautaro. Nel finale di gara in campo anche Darmian e Sanchez per Dumfries e Correa da una parte, Benassi per Fiamozzi dall'altra. L'Empoli, che ha incassato anche il contraccolpo psicologico del tris nerazzurro, è costretto a scoprirsi maggiormente, ma è sempre l'Inter a proseguire l'assalto al fortino. A 5' dal termine Darmian imbeccato da Barella ha un'autostrada sulla destra, Dzeko riceve in area ma la sua conclusione viene murata dalla retroguardia avversaria. Sulla trequarti Sanchez fa da raccordo con il giropalla dei centrocampisti, aiutando così la squadra nella gestione del possesso e del vantaggio. Gli ultimi brividi nel recupero li regala ancora Dzeko che prima in contropiede si invola in azione personale ma colpisce solo il palo, poi manda alto sull'assist di Barella. L'Empoli è stremato mentre l'Inter ha ancora fame, così proprio nell'ultimo dei 4' di recupero il bosniaco stavolta in versione assistman consente a Sanchez, lasciato solissimo sul secondo palo, di mettere il punto esclamativo sul 4-2. Si tratta della conclusione numero 37 e della decima nello specchio per la squadra di Inzaghi, a fronte dei soli quattro tentativi dell'Empoli di cui due soli tiri diretti ad Handanovic ed entrambi tramutatisi in gol. Possesso palla al 65% in favore dei nerazzurri con un'accuratezza nei passaggi del 90%. Numeri che testimoniano lo stra-dominio in campo, sebbene nella prima frazione di gara la squadra di Andreazzoli era stata abile nel prendere alla sprovvista la Beneamata scoprendone le uniche due falle. Quattro i gol dalle corsie, tre su azioni da sinistra e uno dalla destra: la preferenza sul modello di costruzione della manovra interista come al solito è netta. La parola passa al Milan.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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