E' Tommaso Berni il nuovo ospite di 'Drive Inter', programma del canale tematico nerazzurro. Ecco le parole del terzo portiere interista.

I SOCIAL E GLI HOBBY - "Mi piacciono, anche se oggi si usano anche troppo. Uso parecchio Instagram, più come un diario che come selfie. Sono appassionato di musica e arte, mi piace tanto leggere. Sono un piccolo collezionista, mi sono appassionato all'arte una decina d'anni fa. Cominciai ad andare a vedere delle mostre e ho scoperto una certa sensibilità. Ovviamente ammiro i 'mostri sacri', tra gli italiani mi piace parecchio Gino De Domincis. A livello musicale ascolto di tutto, soprattutto amo gli anni '80: dal rock al punk, l'elettronica, il jazz, un po' di musica italiana. Faccio prima a dire cosa non mi piace: il reggaeton, per esempio. L'album che ascolterei più di ogni altro è 'The Dark Side Of The Moon' dei Pink Floyd. Da piccolo, avrò avuto 7 anni, comprai una cassetta dei Guns N' Roses. Sono appassionato di vinili e li colleziono, sarò sopra ai 200".

KARAMOH - "Mi fa tanti gol in allenamento, è vero. Bravissimo ragazzo e bravissimo giocatore, diventerà molto forte nei prossimi anni e si toglierà molte soddisfazioni".

VALENTINO ROSSI - "Io sono di Firenze, però ho vissuto a Borgo San Lorenzo da piccolo per via del lavoro di mio padre. Ho sempre avuto i motori intorno e al Mugello andavamo a vedere il motomondiale. Mi è sempre piaciuto Valentino, era un idolo e ancora oggi vado a vederlo quando ho la possibilità. Il mio numero di maglia, il 46, è anche legato a lui. Amo anche Petrucci, l'ho pure invitato alla Pinetina".

L'ESTERO - "Ho giocato in Inghilterra, in Portogallo (al Braga, ndr)... L'esperienza più importante è stata in Inghilterra (Wimbledon, 2001-03, ndr). Andai dopo il settore giovanile qui all'Inter. Avevo 18 anni, presi al volo la chance, Londra per me è stata un'esperienza bellissima. Per la prima volta ero davvero in mezzo al mondo. Imparai subito la lingua e me ne accorsi perché al cinema da solo ridevo alle battute degli attori, infatti anche oggi provo a seguire in lingua madre. Viaggiare è bellissimo, non ne posso fare a meno. In Messico, in Vietnam e in Thailandia sono state esperienze uniche".

IL VIAGGIO - "Al mio fianco, per un viaggio in macchina, vorrei Jim Morrison. Penso che prima di essere un cantante era un poeta, sarebbe divertente cosa aveva in quella testa".

IL CALCIO E L'INTER - "E' cambiato tanto il calcio negli ultimi anni, è sempre più veloce e a livello fisico i giocatori sono cresciuti tanto. Stare al passo delle big d'Europa è davvero tosta. Noi all'Inter siamo molto uniti ed è fondamentale, perché il legame che si crea nello spogliatoio fa venire anche i risultati".

Sezione: Copertina / Data: Mer 13 dicembre 2017 alle 17:38 / Fonte: InterTV
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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