Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Luciano Ligabue sembra scansare ancora l'idea scudetto matematico proprio nel derby: "È da due mesi che si parla di questa ipotesi e, adesso che le condizioni si sono create, è un derby caricato fin troppo a pallettoni. A me interessa la vittoria matematica dello scudetto. Prima arriva e meglio è. Se poi dovesse arrivare a questo derby, è chiaro che non si piange", ammette il cantautore, nerazzurro doc.

Si sarebbe mai aspettato un cammino così?
"È il capolavoro di una bellissima squadra e per squadra intendo l'intero team. Giocatori in testa, certo, ma allo stesso modo anche Inzaghi (che ha ragione a dire che valorizza anche economicamente i singoli giocatori) e la coppia Marotta e Ausilio che da tre anni sta facendo miracoli con il mercato a budget zero. Mi sa che per uno juventino Marotta sia forse il rimpianto più grosso".

Lautaro domina in campionato, ma in Europa fa fatica. È veramente un fuoriclasse?
"Certo che lo è, pur non avendo la statura dell'attaccante tipico. È alto 1,74 ma nelle gambe ha una forza spaventosa. In più, continuando la tradizione dell'Inter con i calciatori argentini, sta dando grandi segnali di attaccamento alla maglia. Speriamo nel rinnovo".

Simone Inzaghi è il miglior tecnico del nostro campionato?
"Senza dubbio. I trofei che ha vinto con l'Inter sono già diversi anche se spesso li si vogliono bollare come minori. Ma lui e la squadra li hanno vinti. Se si guarda il ruolino di marcia suo e dei ragazzi da circa un anno in qua, non si può che rimanere sbalorditi per i numeri e godersela per la bellezza calcistica espressa. Poi, certo, chiunque potrebbe sempre opinare che ha fior fiore di giocatori per poter applicare le sue idee ma non è forse pure responsabile della composizione di questa squadra?".

Qual è stata la partita più bella della stagione?
"Forse non la più bella ma la più decisiva è stata quella con la Juve. Lì l'Inter ha ristabilito le distanze".

Cosa è mancato in Champions?
"L'Atletico Madrid sarà pure discontinuo ma con l'Inter ha fatto due grandi partite, specie quella del ritorno. Avesse giocato come contro il Borussia, sarebbe passata l'Inter. Però non è che le si possono vincere tutte, eh! Forse l'unica colpa è non averla chiusa all'andata".

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Sezione: Copertina / Data: Gio 18 aprile 2024 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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