L'Inter, assodato e compreso il 'messaggio' firmato Uefa in merito al Fair Play Finanziario, non si è fatta trovare impreparata in quanto i vertici del club lavorano già da mesi per fare della società una 'creatura' solida a livello economico. Entro la fine di ottobre si dovrà presentare il piano quinquennale di rientro, per poi illustrarlo direttamente a Nyon. Dopo il prestito di oltre 200 milioni ottenuto dalle banche lo scorso maggio (con il contributo di Goldman Sachs) per il rifinanziamento della società, ora l'Inter proverà a intraprendere una 'strada-scorciatoia', considerando che il percorso per tornare a ottimi livelli sarà lungo. E questa 'strada-scorciatoia' si chiama Champions League.

AUMENTO DEI RICAVI - Come scrive Tuttosport odierno, l'Inter ha chiuso l'ultimo bilancio con 85 milioni di passivo e sa già che resterà in rosso anche nel prossimo esercizio che chiuderà il 30 giugno 2015, con una perdita stimata di 54-55 milioni (potrebbe abbassarsi in caso di semifinale, finale e vittoria in Europa League). Un taglio importante, ma non basterà alla Uefa per chiudere un occhio su eventuali sanzioni. Comunque sia la società nerazzurra è fiduciosa per il futuro e nel piano preparato i dirigenti hanno tenuto un profilo basso, alfine di poter far fronte serenamente ai propri impegni con le banche e sfruttare in positivo qualunque extra raggiunto nelle prossime stagione. L'Inter, infatti, confida, grazie anche all'entrata a pieno regime dell'accordo con Infront e i rinnovi contrattuali con Nike e Pirelli, di migliorare i ricavi del club, portandoli dai 73,3 milioni dell'ultima stagione a 90 nel '19-20, stime in cui non vengono compresi gli introiti e i premi che la società potrebbe ricevere dalla Uefa in caso di partecipazione alla Champions League. 

2-3 PARTECIPAZIONI - Perché l’Inter, nel suo piano quinquennale, ha deciso di non dare giustamente per scontata la presenza della squadra alla massima competizione europea per club, indicando solamente la partecipazione all’Europa League. Dunque, se Mazzarri riuscirà già in questa stagione a portare la squadra in Champions, i benefici per il club saranno tantissimi, nonostante l’inevitabile rialzamento del monte ingaggi, sceso da 170 a 69 milioni, ma destinato ad aumentare per la crescita di alcuni giocatori e l’inserimento di nuovi campioni. In Corso Vittorio Emanuele sanno bene che sarà quasi impossibile essere in Champions per tutti i prossimi cinque anni, ma già due-tre partecipazioni potrebbero bastare per mettere a posto il bilancio: con l’aumento dei premi garantiti dalla Uefa e la quota per il market pool italiano, la sola presenza nella fase a gruppi garantirebbe 40-50 milioni a cui andrebbero poi sommati gli incassi del botteghino, i premi degli sponsor e quelli conseguenziali del marketing, perché la visibilità della squadra aumenterebbe in Europa e nel mondo. Insomma, un’Inter in Champions permetterebbe a Thohir di eliminare il rosso in meno di cinque anni, evitando di doversi presentare in futuro di nuovo a Nyon e correre il rischio di multe o sanzioni come la riduzione della rosa nelle coppe europee da 25 a 21 unità.

Sezione: Copertina / Data: Sab 27 settembre 2014 alle 09:38 / Fonte: Tuttosport
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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