La sconfitta di Bergamo è un fatto che va oltre i numeri, del resto il fatto di provare a spiegare il calcio solo con le statistiche “è il modo che usa la gente che non capisce il calcio”, come da sonora blastata emessa da José Mourinho subito dopo la sconfitta nel derby contro il Manchester City, lui che nei giorni scorsi ha scosso notevolmente il mondo del calcio con quella mano portata all’orecchio dopo il ribaltone finale che il suo United è riuscito a centrare all’Allianz Stadium in risposta ai continui cori di insulti da parte dei tifosi presenti; gesto che, va detto, ha creato più sconquassi tra i tifosi e gli opinionisti che tra gli addetti ai lavori, che hanno praticamente espresso tutti giudizi di assoluzione verso quanto fatto dal tecnico portoghese, dal loro punto di vista decisamente più privilegiato e diretto rispetto a quello dei commentatori da salotto, che hanno dovuto starci.
La sconfitta di Bergamo, dicevamo, è qualcosa che va scandagliata oltre il 4-1 finale. Risultato che sarebbe andato sicuramente bene nel primo tempo orribile della formazione di Luciano Spalletti, che però, come portentosamente analizzato nell’editoriale apparso ieri sui vostri schermi, in qualche modo era riuscita a riacciuffare la gara. Ma il pesante ko dell’Atleti Azzurri d’Italia è anche un’Atalanta brava a rimettersi in carreggiata e a riportarsi avanti fino a riprendersi quello che avrebbe meritato di avere prima (anche se, a quanto pare, agevolata da quegli episodi già analizzati nel suddetto editoriale).
Il tonfo in terra orobica è un Luciano Spalletti che incassa un risultato pesante prestando il fianco agli interrogativi e alle critiche dei suoi detrattori, in virtù di alcune decisioni a livello di formazione risultate perlomeno opinabili e di una gara sfuggita troppo presto dalle sue mani come un’anguilla, e al quale per giustificare il tutto si faticano ad accettare, mai come questa volta, i suoi consueti voli tecnico-pindarici. E al tempo stesso è un Marcelo Brozovic che martedì col Barcellona, nei minuti finali, denuncia una spia della riserva accesa quando perde palla a metà campo e annaspa nel tentativo di rientrare, e che domenica finisce anche a corto di lucidità rimediando nel finale un’espulsione forse figlia della strana gestione dei cartellini da parte di Fabio Maresca ma comunque sintomatica del debito di freschezza mentale. E anche un Milan Skriniar che dopo aver giganteggiato con Luis Suarez ha visto Duvan Zapata ballargli la rumba davanti spesso e volentieri.
Insomma, in poche parole, è stata la classica giornata da dimenticare, come detto da uno Skriniar come sempre particolarmente loquace quando torna nella sua Slovacchia per qualsivoglia motivo. Pagate all’eccesso, probabilmente, le fatiche di un ciclo particolarmente importante di partite, tra l’altro tutte o quasi vinte, iniziato con la vittoria nel derby sul Milan con un 1-0 epico nei modi ma sicuramente striminzito vista la superiorità schiacciante dimostrata dai nerazzurri, passato per le prove di autorità e di bel gioco messe in scena in particolare contro la Lazio e il Genoa, fino al pari acciuffato con le unghie e con i denti in casa contro il Barcellona che darà all’Inter un buon vantaggio, anche se non decisivo, per la cruciale gara di fine mese a Wembley contro il Tottenham. Fatica che è costata cara anche agli stessi catalani, per ampi tratti letteralmente messi all’angolo dal Real Betis in campionato più di quanto non possa indicare il risultato finale.
Ben venga la sosta, quindi, anche per poter capire se e quanto questa sveglia possa fare bene ad un gruppo che, per stessa denuncia di Spalletti, fatica a fare della continuità il suo punto forte. Al di là di chi magari non aspettava altro per ricominciare a riversare veleno come se le sette gare precedenti in campionato e le sfide di Champions fossero state acqua fresca, ma probabilmente lo stesso dure da digerire per i risultati ottenuti, e di chi comincia a vedere le streghe ripensando ai passaggi a vuoto prolungati, anche recenti, di cui è stata protagonista la squadra nerazzurra (stendendo un velo pietoso su chi comincia a prefigurare disastri arrivando anche a mettere il tecnico sulla graticola, ad auspicare purghe di massa e invitando addirittura il povero Lautaro Martinez a cambiare aria, chissà per quale motivo poi), rimane certamente questo il limite a tutt’oggi inesplorato di questa Inter: riuscire a mantenere sul lungo termine una certa forza anche psicologica, imparare a digerire certe strisce di partite che possono apparire pesanti ma che se aspiri a tornare ad essere grande devi comunque mandare giù a forza, cercando di assorbire il prima possibile le crisi di rigetto. Visto che Spalletti ha parlato di ‘vampiro di Appiano’, è ovvio che l’aglio possa non piacere a tutti, ma se proprio vuoi scacciare un vampiro una volta per tutte…
Arrivare ad una sosta dopo una sconfitta, specie dopo una sconfitta di questo genere, è assolutamente quanto di più deprecabile possa avvenire per un ambiente già particolarmente delicato di natura: perché quindici giorni di lunga e snervante attesa comportano inevitabilmente acrobazie e arzigogoli per riempire discorsi, momenti vacui e magari anche pagine dei giornali. Anche se, all’improvviso, un nuovo argomento oggetto inevitabile di dibattito pare stagliarsi imponente all’orizzonte: dopo qualche giorno di silenzio o di voci basse, all’improvviso è tornato in auge il nome di Beppe Marotta in orbita Inter. Questo in virtù della sua apertura pubblica ad un futuro nerazzurro nel corso di una premiazione che lo ha visto protagonista, e delle dichiarazioni di virtuale benvenuto di Massimo Moratti prima e di Marco Tronchetti Provera nelle ultime ore.
Sin dai primi momenti in cui i sussurri intorno all’avvento dell’ormai ex ad della Juventus in nerazzurra sono diventati grida, inevitabilmente la tifoseria interista si è spaccata in due fazioni antitetiche: i contrari, che rimproverano giocoforza a Marotta il proprio passato troppo recente in bianconero, con contorno di alcune frasi degli anni scorsi non propriamente lusinghiere nei confronti dell’Inter, e che temono il riproporsi dell’effetto ‘cavallo di Troia’ in arrivo da Torino come magari avvenne nella parentesi Marcello Lippi; e i favorevoli, pronti ad accogliere tra le proprie fila colui che si è dimostrato essere il miglior dirigente sportivo degli ultimi anni, visti quelli che sono stati i risultati ottenuti non solo in ambito sportivo e gestionale.
Sembra ormai ovvio che Steven Zhang, neo presidente dell’Inter, straveda per Marotta, e per la sua intenzione di circondarsi dei migliori elementi sulla piazza il suo nome risponda perfettamente, anche per le condizioni storiche, alle sue volontà. Pochi dubbi anche sulle qualità del dirigente, che in passato avrà fatto sì qualche scelta sbagliata ma quale manager sportivo al mondo non ne ha mai fatta una. Piuttosto, prima ancora della sua designazione che ormai sembra praticamente scontata, ex ante possono sorgere alcuni interrogativi.
Primo su tutti: cosa bisogna aspettarsi da Marotta all’Inter? E per converso, cosa deve aspettarsi Marotta dall’Inter? Quale sarà il suo ruolo effettivo e come riuscirà a integrarsi all’interno della struttura che già prevede Piero Ausilio e Alessandro Antonello, i quali dovrebbero comunque mantenere il loro posto? Riuscirà a cucirsi addosso il ruolo del tanto auspicato ‘uomo forte’ che in casa Inter attendono da tempo immemore, quello che va a parlare forte e chiaro ai microfoni delle tv e magari nelle assemblee di Lega? E che magari prende finalmente i giocatori per la collottola quando le cose non vanno come da programma e c’è da dare una strigliata al gruppo senza paura di finire travolto da esso?
Sarà insomma proprio Marotta l’uomo che aiuterà l’Inter a fare l’agognato salto di qualità che da Nanchino a Milano attendono da anni ormai, traghettando il club verso nuovi orizzonti di gloria sportivi e non solo? Dubbi che legittimamente restano in sospeso, ma per i quali non è giusto forse flagellarsi prima del dovuto. L’attesa resta, con fiducia o meno dipende dallo stato d’animo di ciascuno. Intanto, birra e Camogli…
VIDEO - TANTI AUGURI A... - ROBERTO BONINSEGNA: IL GOL-SCUDETTO IN ROVESCIATA AL FOGGIA
VIDEO - TRA NAZIONALI, LISTE E SQUALIFICHE, DUE INTER DIVERSE CON FROSINONE E TOTTENHAM!
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 14:32 Corsa salvezza, Cagliari e Lecce si dividono la posta in palio: Mina e Krstovic firmano l'1-1 all'Unipol Domus
- 14:17 Angolo Tattico - La posizione di Laurienté, le intuizioni di Asllani, le giuste distanze dei reparti del Sassuolo: le chiavi della partita
- 14:03 SM - Sanchez saluta, Arnautovic difficile da piazzare. Sacrificio Inter per Gudmundsson? C'è un indiziato in pole
- 13:48 videoDjuric risponde per due volte a Immobile e Vecino: gli highlights del 2-2 tra Monza e Lazio
- 13:34 Pavard a Sportitalia: "È vero che siamo già campioni, ma avremmo voluto vincere. Ora testa alle prossime tre"
- 13:19 Taarabt critica il Milan: "Il gioco si legge troppo presto. E poi la rosa è corta: l'Inter è un altro mondo"
- 13:04 videoTorino e Bologna non si fanno male e non vanno oltre lo 0-0: gli highlights
- 12:49 Corsera - Covisoc 'depotenziata': la FIGC convoca un vertice d'urgenza, i presidenti dei club in agitazione
- 12:35 Repubblica - Inzaghi dà ragione a Capello. Ma la stagione resta eccezionale
- 12:20 'Premio Gentleman Fair Play', giovedì 16 maggio la premiazione: anche Lautaro tra i 10 candidati
- 12:05 Poule scudetto, l'Inter Women fa visita alle campionesse d'Italia della Roma: le formazioni ufficiali
- 11:50 Corsera - Inter, overdose di felicità e brutta figura con il Sassuolo: Inzaghi saluta il traguardo dei 100 punti
- 11:36 GdS - Da Matkovic a Ilenikhena: l'Inter pensa ai baby bomber. La cifra che serve per strappare il 'nuovo Mandzukic'
- 11:21 videoL'Inter cade (di nuovo) contro il Sassuolo: Laurienté firma l'1-0. Gli highlights
- 11:07 Gol e assist per Taremi, gli elogi di Conceicao: "Professionista esemplare, sarebbe stupido non farlo giocare"
- 10:52 TS - Chivu idea dell'Ajax: il suo sostituto nella Primavera dell'Inter può essere Francesco Baldini
- 10:37 Pagelle TS - Solo quattro sufficienze: Dumfries bocciato con un 4,5
- 10:22 TS - Appagamento da seconda stella: l'Inter cade in casa del Sassuolo e interrompe la striscia di gol
- 10:07 CdS - Buongiorno, il Torino fa leva sulla Premier e alza ulteriormente il prezzo
- 09:52 Pagelle CdS - Appena tre sufficienze: spicca il 6,5 a Cuadrado
- 09:38 CdS - Inter svogliata e con le scorie dei festeggiamenti: Dumfries l'emblema
- 09:24 Cairo ora nicchia: "Buongiorno? Se rimarrà, sarò felicissimo"
- 09:10 GdS - L'Inter si ferma ancora davanti al Sassuolo: ko dopo 28 partite
- 08:57 GdS - Oggi è già domani: Inzaghi si proietta alla prossima stagione e rivela le esigenze di mercato. Parole tattiche sull'attacco
- 08:42 Pagelle GdS - Bastoni il migliore, Dumfries sciagurato, Buchanan e Cuadrado ci provano
- 08:29 Moviola GdS - Gol annullato a Lautaro: il motivo del lungo check
- 08:15 GdS - Il Sassuolo è la kryptonite della super Inter. Partita onesta dei nerazzurri, però...
- 08:00 L'antropomorfismo dell'Inter che salva il Sassuolo e richiama l'attenzione di Marotta. Ma vale la pena ricordare che...
- 01:04 Prima GdS - Inter ko da record. Ancora ko contro il Sassuolo, nerazzurri in vacanza
- 00:56 Prima CdS - Solo il Sassuolo sa battere l'Inter, Laurienté piega Inzaghi
- 00:42 Prima TS - Inter, che regalo al Sassuolo. Nerazzurri in vacanza
- 00:15 Sassuolo-Inter 1-0, Tramontana: "Inter scarica, me lo aspettavo ma speravo in un altro risultato. Ma critiche senza senso"
- 00:00 Esonero immediato
- 23:55 Sassuolo-Inter, la moviola - Qualche imprecisione per la squadra arbitrale, ma nulla di eclatante
- 23:51 Pavard a DAZN: "Impariamo dai nostri errori, ma abbiamo vinto due trofei. Seconda stella importante per l'Inter"
- 23:46 Sassuolo, Ballardini in conferenza: “Siamo mortificati di aver sbagliato le ultime due partite prima dell’Inter"
- 23:39 Inzaghi a ITV: "Finiamo bene la stagione, la prossima sarà ancora più ricca di partite"
- 23:33 Pavard a ITV: "Siamo dispiaciuti, volevamo regalare una vittoria ai tanti tifosi presenti oggi"
- 23:25 Inzaghi in conferenza: "Approccio non buono, ma ci abbiamo provato. Due ko contro il Sassuolo? Era destino..."
- 23:25 Sassuolo, Ballardini a DAZN: "Stasera siamo tornati a essere una squadra che lotta e si aiuta"
- 23:24 Di Marzio: "Su Buongiorno c'è anche l'Inter, è ai primi posti per la lista rinforzi in difesa"
- 23:20 Inzaghi a DAZN: "Abbiamo già preso due giocatori. Taremi? Siamo contenti, ma dobbiamo allungare l'attacco"
- 23:17 Sassuolo, Ballardini a Sky: "Battere l'Inter è un'impresa, un evento straordinario per noi visto il momento"
- 23:08 Inzaghi: "L'anno prossimo tanti impegni, squadra da rinforzare. Sanchez e Arnautovic? Alla società ho detto..."
- 23:00 Sassuolo, Consigli a DAZN: "Mi fa rabbia fare queste partite e poi essere penultimi. Ma siamo ancora vivi"
- 22:58 Sassuolo, Consigli al 90': "Vittoria che ci dà respiro. Oggi è girata bene, siamo stati anche un po' fortunati"
- 22:57 Sassuolo-Inter, chi è stato il migliore? Cliccate e votate
- 22:55 Sassuolo-Inter, le pagelle - Dumfries, troppi strafalcioni. Impatto positivo per Cuadrado, attaccanti insufficienti
- 22:45 La bestia nero... verde: il Sassuolo fa bottino pieno con l'Inter, Laurienté regala tre punti di piombo ai neroverdi
- 22:40 Rivivi la diretta! Il POST PARTITA di SASSUOLO-INTER: PAGELLE, ANALISI e COMMENTI
- 22:39 Sassuolo-Inter, Fischio Finale - Laurienté approfitta della sbornia-scudetto: primo ko (indolore) da campioni d'Italia
- 21:35 Sassuolo-Inter - Halftime report - Nerazzurri sotto di un gol: Dumfries sbaglia, Laurienté lo punisce. Lautaro fermato dal VAR
- 20:56 Al Mapei Stadium traguardo importante per Bastoni
- 20:41 Sassuolo, Pinamonti a Sky: "Con l'Inter sarà una battaglia, abbiamo l'obbligo di provarci"
- 20:40 Klaassen a Sky: "Mi sono divertito qui all'Inter, mi sono trovato bene"
- 20:31 Sassuolo, Carnevali a Sky: "Abbiamo già vinto con l'Inter, non è detto che non possiamo ripeterci"
- 20:25 Sassuolo, Pinamonti a DAZN: "Oggi è dura, servirà un'impresa per salvarsi"
- 20:24 Klaassen a DAZN: "Qui all'Inter mi sono sentito a casa. Il feeling nel gruppo è importante e l'abbiamo dimostrato"
- 20:23 Inzaghi: "Abbiamo preparato seriamente questa partita. Scelte ponderate, Audero ha sempre fatto bene"
- 20:01 Vecino lancia la Lazio, ma il Monza non molla: Djuric fa 2-2 in pieno recupero
- 19:49 Klaassen a ITV: "Il Sassuolo lotta per sopravvivere, ma all'Inter devi puntare a vincere sempre"
- 19:34 Dalla Romania ad Appiano per incontrare Sommer, la favola di un giovane tifoso nerazzurro
- 19:20 Lazio Primavera, Sardo: "Contro l'Inter con un'altra mentalità rispetto all'andata"
- 19:06 Serie A Femminile, la Roma campione d'Italia ospita l'Inter: le convocate di Spugna
- 18:49 Severgnini, appello a Zhang per l'azionariato popolare: "Inter ancor di più nel cuore dei tifosi"
- 18:35 Salvatores: "L'Inter è tempesta e poesia, mi piace che ci fa soffrire ed emozionare"
- 18:21 Roma Primavera, Guidi: "Obiettivo semifinale. Se riusciremo a superare l'Inter, tanto meglio"
- 18:08 Torino, Tameze impressionato da Buongiorno: "Può diventare un grandissimo giocatore"
- 17:53 Primavera, punto d'oro del Verona sul campo dell'Inter. Sammarco: "Tenuto testa a una squadra fortissima"
- 17:38 V. Carboni titolare in Monza-Lazio, Palladino: "Migliora giorno dopo giorno, ha grande mentalità"