L’aria non è delle migliori, è maleodorante; tuttavia, in tempi di cattivi odori diffusi, quelli sani di mente aprono le finestre e riempiono la stanza di fiori, così da scacciare il puzzo. Veniamo da giornate infauste e malgestite, anche da parte dei dipendenti di un’azienda che, per via dei recenti e indiscutibili meriti sportivi, si propone da tempo come guida e faro del movimento calcistico italiano. Eppure, la voglia di continuare a infarcire l’aria di odori sgradevoli qui manca. Tutt’altro. Qui si ha ancora negli occhi la piacevole sorpresa di una squadra solida, che via via è diventata anche brillante. Qui si sorride, si seguono con divertita e partecipe curiosità i piacevoli sentieri verbali di Spalletti, le sue massime e i suoi motti, in attesa che oggi possa ancora deliziarci il palato e gonfiarci il petto in conferenza. Se la sorpresa di un’Inter pericolosa e credibile ottura le vene e le meningi di chi, da rivale o nemico quale si considera, questo exploit né se lo aspettava né certamente se lo augurava, beh, tutto ciò qui non interessa. Qui, soprattutto, si parla di calcio, una materia che non tollera altri odori forti se non quello di sudore,sapone e deodoranti vari che è tipico di uno spogliatoio. Gli anni passano, i cicli finiscono o si modificano, chi era su può trovarsi più giù, e viceversa. L’Inter va a Torino da prima della classe senza aver mai chiesto a se stessa un simile risultato alla vigilia: può dunque permettersi di affiancare all’ordine, alla cura e all’entusiasmo, che ormai sono compagni del suo viaggio, un sereno distacco e quella spensieratezza che è sempre e comunque amica del successo. Perciò, via i cattivi odori, parliamo di calcio: respiriamo.
LORO - Occhio, ché la Juve è nella sua consueta fase di cambiamento. Con Allegri, oramai, i bianconeri vivono un copione sempre uguale, che vede ogni stagione avviarsi tra risultati insolitamente incostanti, un gioco a volte asfittico e la non perfettamente riuscita integrazione dei nuovi nel progetto. A maggior ragione, quest’anno il rodaggio è più lento, dal momento che la Juventus pare davvero alla vigilia della fine di un ciclo, con tanti e forse troppi senatori che non sempre possono fornire in campo l’apporto di un tempo. Un tecnico scaltro e versatile come il livornese ha già impresso la prima sterzata, rimpolpando la mediana per sopperire al calo di Khedira e per garantire a Pjanic una sufficiente protezione, soprattutto laddove, per assenza o scarsa voglia di proseguire in quel percorso di sacrificio, Mario Mandzukic non ha più voglia di fare il lavoro sporco dello scorso anno. Tra i nuovi arrivati, è cresciuto infinitamente l’apporto di Douglas Costa, che pare ormai essersi trasformato da ridente funambolo a esterno consapevole dell’esistenza e dei meccanismi richiesti da una fase difensiva accettabile. C’è poi un Bernardeschi che spinge, mentre piano piano acquista in personalità, e un De Sciglio più che presentabile, anche se non del tutto impenetrabile. Il nuovo modulo dei bianconeri, 4-3-2-1 o 4-4-2 che dir si voglia -dato che Douglas sta molto basso e Matuidi finisce spesso per coprire da falso esterno l’out di sinistra- è forse la soluzione ai mali di una fase difensiva che, con 14 reti subite, non ha ad oggi un passo da scudetto. la presenza degli interni, i loro tagli opportuni, consentono ai terzini un appoggio in fase di spinta e un sicuro raddoppio quando c’è da tornare. Davanti, la pericolosità sulle fasce è indubbiamente cresciuta, e la Juve pare aver scoperto armi nuove e differenti, proprio mentre la genialità di Dybala, quella di cui andava più fiera, parrebbe essersi inceppata.
NOI - Se Allegri è versatile, Spalletti è un camaleonte. Basti pensare che lui, proprio lui, il tecnico della Roma del falso nueve Totti, dello spettacolo, di Pizarro davanti alla difesa a fare gioco, ha deliberatamente deciso da qualche anno a questa parte di perseguire un’idea più verticale di calcio. Ma c’è di più: arrivato all’Inter, Spalletti ha primariamente sistemato la fase difensiva, forse dopo aver colto dall’esterno l’atteggiamento evidentemente farfallone della retroguardia nerazzurra nell’ultima stagione. Anche gli juventini, perciò, sanno che sotto questo aspetto l’Inter non è il Napoli di Sarri, rigido nella sua idea estetica di calcio, ma è invece una creatura molto più simile alla loro. Le due squadre non sono catenacciare, né brutte, visto che è miope e antistorico credere che il bello risieda solo in triangolazioni e tiki-taka. Sanno invece ripartire, hanno fisicità impressionante sugli esterni, due attaccanti velenosissimi, genio e passo in mezzo, terzini ricostruiti nella loro credibilità anche grazie a un atteggiamento corale impeccabile. Vorremmo dire che si equivalgono, ma sarebbe ingiusto verso entrambe: l’una sta meglio di testa e nelle gambe, l’altra padroneggia queste partite come nessuna, e purtroppo è ostica a capitolare. In queste righe, ci guardiamo bene dal prendere il posto di Spalletti, che non ha mai steccato la lettura di una partita. L’impressione, però, è che l’Inter potrà farsi sentire lì davanti se non si costringerà a cercare lo spunto solo sulle fasce: Candreva, ad esempio, starà senz’altro largo, ma Perisic potrebbe e dovrebbe venire abbastanza vicino a Icardi, scambiare con il centrocampo, cercare la porta anche per vie centrali da autentica seconda punta, sfruttare il fisico e aprire il varco alla progressione del terzino, perché De Sciglio ha già dimostrato a Napoli di soffrire abbastanza nel momento in cui lo attaccano in due, e lui deve scegliere la marcatura: per una volta, la partita potrebbe essere decisa da quel lato più che a destra, dove invece la protezione di Matuidi renderà tutto più difficile. Dietro invece, siamo più tranquilli, nonostante il loro potenziale di fuoco, e basta questa affermazione per far cogliere la portata del prodigio compiuto da Spalletti.
LA SPENSIERATEZZA - Prima che il pallone rotoli, le previsioni tattiche son solo chiacchiere, ma appunto c’è chiacchiera e chiacchiera, e questa non puzza e non contamina, perché una gara può essere sovraccaricata e, dunque, rovinata nella sua riuscita anche dai cattivi odori che vengono da fuori. Respiriamo, dunque, e godiamocela con spensieratezza ed entusiasmo, senza portarsi con sé la frusta degli autoflagellanti, pronti a colpirsi nelle parti intime se malauguratamente dovesse andar male. Dopo un Inter-Juve del maggio ’66 (3-1, doppietta di Facchetti e gol di Suarez), Brera scriveva che, al termine della gara, “come sempre succede fra interisti e juventini, le tribune si vuotano in un gran baccagliare dei meno soddisfatti”. Ci si fermi lì, senza piagnistei. Per ora, ci basti che quest’Inter può permettersi qualsiasi risultato, ma lotterà senz’altro per vincere. Di solito, proprio da atteggiamenti di questo segno passa il successo.
Autore: Antonello Mastronardi / Twitter: @f_antomas
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 19:00 liveZANETTI apre al SOGNO ZIRKZEE, cosa c'è di VERO: che MERCATO dobbiamo aspettarci. Ospite Tramontana
- 18:47 Trophées UNFP, i candidati come 'miglior giocatore francese all'estero': esclusi Pavard e Thuram
- 18:33 Beppe Galli: "Inter già forte, non ha bisogno di cambiamenti. Poi non si farà sfuggire le occasioni"
- 18:18 Dai gol-scudetto di Acerbi e Thuram alla zampata di Frattesi a Udine: i 6 candidati al Goal of The Month di aprile
- 18:04 Champions League 2024-2025, partecipanti in definizione: dopo 14 anni torna lo Stoccarda
- 17:50 In Spagna - L'Inter bussa per Ferran Torres: piace a Inzaghi, questa la richiesta del Barcellona
- 17:35 Adani, Cassano e Ventola tornano in campo dopo la Bobo Tv: c’è la data del nuovo programma
- 17:21 Mourinho: "Conosco il peso della mia storia, la gente si aspetta che io vinca sempre"
- 17:07 Il Bologna ritrova Odgaard, Motta: "Lui con Zirkzee? Hanno giocato con l'Inter e ha fatto una gran partita"
- 16:53 Zanetti: "Zirkzee? Possiamo farci un pensierino". E arriva su Instagram il 'like tattico' di Marcus Thuram
- 16:39 Tonali, due mesi di squalifica con pena sospesa dalla FA per le scommesse in Inghilterra
- 16:25 Inter-Torino, comanda la mediana. Calhanoglu re incontrastato
- 16:10 Da Thuram a Inzaghi, passando per Lautaro e... lo stringozzo: il racconto di Asllani, Frattesi e Carlos Augusto
- 15:57 Verso Sassuolo-Inter, buone notizie per Inzaghi: Dimarco si è allenato in gruppo
- 15:42 Bookies - Sassuolo-Inter, quote dalla parte di Inzaghi: SNAI paga la vittoria 1,50
- 15:28 Qui Napoli - Zielinski ancora out: oggi ha svolto terapie, è in dubbio per la gara di Udine
- 15:14 Il Bologna torna in Europa, Thiago Motta: "Felici di avere l'obiettivo Champions League"
- 15:00 Marchetti per Sassuolo-Inter: solo vittorie per i nerazzurri col fischietto di Ostia Lido
- 14:45 Atl. Madrid, Gimenez: "Quest'anno in UCL un fallimento. Solo il quarto posto salverà la stagione"
- 14:31 Inter campione d'Italia, anche il Consolato generale della Svizzera omaggia i nerazzurri
- 14:17 GdS - L'Inter vuole il pieno di scudetti con il proprio vivaio: tutte le selezioni alle fasi finali
- 14:03 RKKN - Conte-Napoli, brusca frenata: società al lavoro su altri profili
- 13:49 Rozzano, nuovo diritto di esclusiva per l'Inter sui terreni di Infrafin: Bastogi vola in Borsa
- 13:35 Frattesi, Carlos Augusto e Asllani rivivono la stagione: "Derby devastante, col Verona gara fuori di testa. Madrid? Brucia ancora"
- 13:25 Parla il papà di Gudmundsson: "Mi piacerebbe restasse in Italia. Inter o Juve? Io lo vedo ancora al Genoa"
- 13:12 Serie A, svelati i candidati al premio MVP di aprile: Calhanoglu inserito nella sestina
- 12:57 Bergomi: "Lautaro capitano vero e simbolo dello Scudetto. Marotta il 'presidente', davanti ai tanti attacchi..."
- 12:43 I riferimenti di Farioli: "Pep, Cruijff e Sacchi. Ma non posso non citare l'Inter di Mou e la Juve di Allegri"
- 12:28 Juric: "Mi è piaciuto come ci siamo espressi con l'Inter. Thiago Motta? Da giocatore era un mezzo genio"
- 12:14 Serie A, arbitri 35esima giornata: Sassuolo-Inter sarà diretta da Marchetti, per la VAR scelto Valeri
- 12:00 Da BUCHANAN ad ARNA: ora CHANCE a chi ne ha BISOGNO. ZANETTI apre a SORPRESA al SOGNO ZIRKZEE
- 11:44 Sassuolo-Inter, esauriti i tagliandi nel settore ospiti
- 11:30 UFFICIALE - Rangnick, niente Bayern: "Non è un rifiuto, ma una decisione per la Nazionale austriaca"
- 11:16 Europa League, semifinale OM-Atalanta: ci sono anche Correa e un altro ex interista
- 11:02 Qui Sassuolo - Laurienté torna dopo la squalifica. Due giocatori in dubbio per l'Inter
- 10:48 Ancora Zanetti: "Inzaghi-Mourinho, analogie e differenze. Vicini a Simone nelle difficoltà perché..."
- 10:34 L'arbitro Volpi lascia dopo le critiche: "Meraviglioso far parte di questo mondo che mi ha portato dai bambini a S. Siro"
- 10:20 Un futuro da Champions, Zanetti: "Ho un sogno da realizzare. Mercato? Servirà una rosa ampia. Ma sui rinnovi..."
- 10:06 Zanetti: "Zirkzee con Lautaro e Thuram darebbe tranquillità. Marotta League? Viene da ridere. E a Lukaku dico che..."
- 09:52 Cosmi: "Lopetegui-Milan influenzato dai tifosi? Sarebbe triste. Se penso a Marotta..."
- 09:38 Füllkrug-gol: la Germania avrà 5 posti nella prossima Champions. Ecco le qualificate
- 09:24 Skriniar flop: in panchina col Borussia anche dopo l'infortunio di Hernandez
- 09:10 La Repubblica - Conte, torna alla carica il Chelsea. L'alternativa è in Italia
- 08:56 L'agente Ferrari: "Polemiche eccessive contro Pioli, questo era il campionato dell'Inter"
- 08:42 GdS - Giuntoli e la Juve sognano Zirkzee. L'alternativa è Morata
- 08:28 Sassuolo-Inter, Inzaghi studia in vista del prossimo anno: ecco chi ha una chance per dare un messaggio al tecnico
- 08:14 FOTO - Anche Lautaro Martinez e la moglie Agustina al concerto di J Balvin
- 00:20 La garanzia sul futuro che va al di là del mercato
- 23:59 Garlando non ha dubbi: "Il vero pasillo de honor ai nuovi campioni d'Italia dell'Inter l'hanno fatto Juve e Milan"
- 23:46 L'Avvocato Corte Ue puntualizza: "Alcune norme FIFA sui trasferimenti dei calciatori violano il diritto"
- 23:32 Diamanti: "Barella è sottovalutato nei giudizi all'estero, ma è un ottimo giocatore"
- 23:26 Il Borussia Dortmund batte il Psg e vola al Mondiale per Club: la Germania avrà 5 squadre in Champions
- 23:18 Bazzani: "Tolta l'Inter che ha fatto campionato a sé, il Bologna è la realtà più bella"
- 23:03 Borghi esalta Lautaro: "Leadership clamorosa e partecipazione collettiva, con Thuram forma una coppia ideale"
- 22:58 UCL - Intensità e tanti gol falliti, il primo round della semifinale è del Borussia Dortmund: 1-0 al PSG
- 22:49 Salary Cap, la Premier League si muove per cercare soluzioni alle norme FIFA. Ma c'è chi si oppone
- 22:35 Marcolin: "Conte al Napoli proverebbe a fare il percorso analogo a quello dell'Inter"
- 22:21 Leekens (ex all. Bruges): "Buchanan ha grande velocità, può far comodo ad Inzaghi e fare diversi gol all'anno"
- 22:07 Petruzzi elogia il pregiato cammino dell'Inter: "Serenità e intensità, come una squadra di Premier"
- 21:53 Braglia: "L'Inter insegna che lo staff tecnico deve conoscere la storia del club"
- 21:39 Sacchi ribadisce: "Quest'anno solo l'Inter ha fatto meglio del Milan in Serie A"
- 21:24 Taarabt torna sul suo passato milanista: "Inzaghi non mi voleva, poi si è vista la sua carriera da allenatore. Suo fratello molto bene"
- 21:10 Il bel messaggio di Lautaro per Ferrieri Caputi e le assistenti: "Brave! Godetevi questo momento"
- 20:55 Il Parma conquista la Serie A. Thuram omaggia la promozione dell'ex club del padre con un tuffo nel passato
- 20:41 Il Parma torna in A, l'Inter si congratula: "Bentornati ragazzi, vi aspettiamo la prossima stagione"
- 20:27 Thuram, ecco finalmente l'autografo al tifoso con la maglia di Lukaku modificata
- 20:13 Basta un pareggio al Parma per tornare in Serie A dopo tre stagioni: terza promozione per Pecchia
- 19:59 Zanetti: "Inzaghi si è subito innamorato della famiglia Inter. La sua umiltà e tranquillità sono fondamentali"
- 19:44 Primavera 1, sabato la sfida tra Inter e Verona: dirigerà l'incontro Gavini di Aprilia
- 19:30 Bastoni: "Scudetto voluto dopo gli errori del passato. Vogliamo vincere ancora. Lautaro, Thuram e Inzaghi..."