Il mercato dell'Inter a 360 gradi. Alfredo Pedullà, direttore di Datasport.it e noto esperto di calciomercato, fa il punto per FcInterNews.it sulla situazione in casa Inter e sulla costruzione del futuro, partendo da un argomento delicato: Leonardo: «In tutta franchezza di Leonardo non ho capito l'approccio professionale. Galliani, ai tempi del Milan, disse che aveva impiegato 3 mesi a convincerlo a sedersi in panchina e allenare la squadra, oggi invece dichiara di sentirsi un allenatore a tutti gli effetti. Leo è una persona intelligente, bravissimo a gestire gli uomini, riesce ad avere un ottimo rapporto con tutti i giocatori ma dal punto di vista professionale gli manca ancora la cura dei particolari. Nei singoli si sente la sua impronta, ma tatticamente c'è improvvisazione. Negli ultimi 30 metri i campioni riescono a risolvere i problemi, ma il derby e la sfida contro lo Schalke 04 testimoniano le crepe organizzative della squadra, così come anche le vittorie evidenziano lacune dal punto di vista dell'impostazione. Ovviamente si può migliorare, ma tocca a Leonardo fare un passo in avanti in tal senso».
Però Moratti lo ha confermato anche se in modo 'ufficioso'...
Vero, in modo ufficioso. Il presidente è una persona istintiva, credo che molto dipenderà dall'eventuale vittoria della Tim Cup. Se Leonardo terminasse la stagione a zero titoli possiamo aspettarci di tutto. Molto dipenderà anche dalle mosse di quei due allenatori (Mourinho e Guardiola, ndr).
Ultimamente si parla tanto di un addio di Milito e Maicon. Cosa ne pensi?
Rispetto all'estate scorsa entrambi hanno valutazioni differenti. Se dovessi fare una percentuale, direi che l'argentino rimarrà in nerazzurro al 30%, mentre un 20% lo assegnerei alla Premier League, nello specifico il Tottenham che cerca un attaccante e ha soldi da spendere. Poi c'è l'ipotesi Genoa. Milito, se seguisse il cuore, saprebbe dove andare, ma il suo ingaggio è troppo alto e non lo permette. Se davvero si concretizzasse questa situazione, significherebbe che ha deciso di spalmare il suo stipendio. Poi, può sempre spuntare una destinazione jolly, che ad oggi non c'è. Scenario bloccato anche sul fronte Maicon. L'anno scorso è stata rifiutata un'offerta di 23 milioni di euro, oggi è difficile che l'Inter possa guadagnare più di 15-18 milioni dalla sua cessione, perché con il trascorrere del tempo il valore di un giocatore inevitabilmente diminuisce. Complessivamente, dal poter incassare la scorsa estate 43 milioni cedendo i due giocatori, oggi Moratti faticherebbe ad arrivare a una trentina di milioni per l'accoppiata. Di certo, se rimanessero nerazzurri anche nella prossima stagione, potrebbero concludere la carriera a Milano.
Secondo te sono stati commessi errori sul mercato la scorsa estate?
L'Inter sta lavorando benissimo sul fronte dei giovani, ma dopo la vittoria della Champions avrebbe dovuto aggredire il mercato, rinunciando ai giocatori più richiesti e investendo buona parte del denaro incassato. All'Inter è mancata la fame, avrebbe dovuto rinfrescare il ciclo per permettergli di proseguire. Penso a due giocatori in particolare: Hernanes e Cavani. Entrambi erano a portata di mano. Sul primo l'Inter, dopo averlo opzionato, si è ingolfata nella regola degli extra-comunitari e, dopo il rifiuto del brasiliano di essere parcheggiato al Chievo, lo ha perso in favore della Lazio. Su Cavani, poi, bastava accettare l'offerta per Milito e investire la stessa cifra sull'uruguayano. E non lo dico con il senno di poi, solo perché questa è stata per lui una stagione strepitosa. Già ai tempi del Palermo si capiva che era un grande campione.
Per quanto concerne i movimenti in entrata, su chi punta realmente l'Inter?
La squadra ha bisogno di un nuovo centrocampista di spessore. Fabregas è fantascienza, Modric costa troppo anche perché il Tottenham non ha bisogno di vedere e non si muoverebbe per meno di 25 milioni. Un giocatore che potrebbe arrivare è invece Montolivo. L'Inter lo segue da gennaio e ha una pista privilegiata. Ovviamente, tutto finirebbe in caso di rinnovo del contratto con la Fiorentina, ma siamo già a maggio e se non sono stati fatti passi avanti in tal senso qualcosa vorrà pur dire. Credo che Montolivo sia molto tentato dal trasferimento in nerazzurro e non rinnoverà con la società viola.
Di cosa ha bisogno la squadra nerazzurra per rinforzarsi?
Direi di un restyling in tutti i reparti, partendo dalla situazione di Julio Cesar la cui permanenza all'Inter non è del tutto scontata. Il portiere non ha disputato una stagione al suo livello. In difesa con Ranocchia il club ha fatto un grande investimento, poi servirà un esterno destro di spessore (qualora Maicon partisse) e, soprattutto, un esterno sinistro che risolva una volta per tutte l'annoso problema del ruolo. Criscito è un buon giocatore, ma sulla fascia si adatta visto che nasce come difensore centrale. Per quanto riguarda l'attacco, confermo l'interesse nerazzurro per Tévez, in ballottaggio con Sanchez. Mi aspetto l'arrivo di un centrocampista forte, un attaccante tra i due sopra citati e, soprattutto, la soluzione del dubbio Coutinho.
In che senso?
Il giovane brasiliano è stato mandato allo sbaraglio in situazioni estremamente complicate, non è stato tutelato a dovere. Dovrebbe essere prestato a una squadra che possa garantirgli un posto da titolare, in modo da tornare all'Inter nella stagione successiva più maturo.
Sempre in tema di brasiliani, si parla di Danilo e Ganso.
Danilo è stato avvicinato all'Inter per il dopo Maicon, ma non è un esterno, bensì una mezzala, quindi non sarebbe la soluzione più indicata. Tra Ganso e l'Inter, invece, non c'è mai stata una vera trattativa. Sono stati i suoi agenti, abilissimi, a dar vita a un'asta mediatica quando hanno notato che il Milan era in netto vantaggio sul giocatore. Hanno provato, inserendo i nerazzurri, ad alzare la posta.
Ultima domanda: chi arriverà tra Sanchez e Tévez?
Direi che entrambi hanno le stesse possibilità, ma vedo il cileno favorito e spero che rimanga in Italia. Chiaramente il Manchester City può presentare offerte migliori, ma l'Inter lavora sul giocatore da gennaio e nel tempo ha costruito con l'Udinese una corsia preferenziale. Chiaramente, se la differenza tra le due proposte fosse di pochi milioni, prevarrebbe il rapporto tra Moratti e Pozzo e Sanchez arriverebbe all'Inter.
Si ringrazia Alfredo Pedullà per la disponibilità
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