Radio CRC è intervenuto l'ex portiere del Chievo Stefano Sorrentino, al quale è stato chiesto di esporsi sul caso degli ultimi giorni che ha visto protagonisti Juan Jesus e Francesco Acerbi: "Sono dell’idea che finché non si ha una prova vera e propria tutti possono dire quello che vogliono. Non c’è una prova tv, l’arbitro non ha sentito, gli altri giocatori non hanno sentito. Posso dire che con il cognome che ho, tutte le volte che ho giocato al nord, 'Sorrentino lavato col fuoco' 'terrone' e cose varie, nessuno ha creato tutto questo casino. Bisogna avere rispetto per tutti. Siamo tutti esseri umani. Se si attua una certa idea per una cosa, bisogna farlo per tutte le altre perché non basta farlo solo per chi ha la pelle diversa".

Sorrentino si schiera dalla parte di chi ritiene legittima la sentenza del Giudice Sportivo: "Io sono dell’idea che per quanto riguarda il discorso Juan Jesus-Acerbi, non essendoci le prove, la sentenza è giusta così. La cosa che non mi è piaciuta è la gogna mediatica subita da Acerbi. Personalmente in gara con l’adrenalina massima ho detto qualche 'vaffa', ma non oltre quello. Il razzismo non deve esistere per la mia idea di uomo".

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Sezione: Focus / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 21:23 / Fonte: TMW
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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