Dopo la vittoria e il passaggio del turno in Tim Cup, l'Inter si rituffa nel campionato con la prima giornata del girone di ritorno. Avversario di turno il Lecce, ancora alla ricerca del primo hurrà tra le mura amiche. Come di consueto, Antonio Conte è protagonista della conferenza stampa pre-partita al Suning Training Centre. FcInterNews.it è sul posto e riporta le sue parole.
"Prima di iniziare volevo fare le condoglianze alla famiglia di Pietro Anastasi. Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, una grande persona", dice Conte prima di rispondere alle domande dei giornalisti.
Inter e Lecce hanno obiettivi diversi, quella di Liverani non ha mai vinto in casa. Che avversario si aspetta?
"Penso che il Lecce stia facendo il suo percorso. E' partito per lottare per non retrocedere e penso abbia disputato delle ottime gare. Cercano sempre di esprimere un buon calcio e arrivare al risultato giocando in maniera positiva. Se il campionato fosse finito il Lecce sarebbe salvo. Ora c'è tutto il ritorno, hanno un buon allenatore e una buona squadra. Auguro loro ogni bene essendo io di bene, certamente dopo la partita contro di noi".
Tornare a giocare a Lecce le evoca emozioni particolari?
"Tornare a Lecce per me rappresenta sempre una grande emozione. Sono nato, cresciuto e diventato uomo. Ho tutti giù, mamma, papà e parenti. Tornare al Via del Mare è sempre una grandissima emozione, con il Lecce ho esordito e fatto tanti anni. Ma io alleno l'Inter, domani saremo avversari".
Mourinho dice che hai parlato di giocatori non dell'Inter, in realtà tu non parli mai di mercato. Ti è dispiaciuto?
"Credo che questa sia normale amministrazione. Con José ci conosciamo, non c'è nessun problema".
E' una partita ancor più importante di quanto sembri?
"Di abbordabile questa partita ha niente. Dobbiamo mostrare la stessa voglia e concentrazione delle ultime partite. Sappiamo che affronteremo una squadra che vuole fare punti e gioca in casa. Bisogna alzare la soglia dell'attenzione e tenerla altissima. Parlo sempre di stabilità e di dare segnali di concretezza in tutto. Mi aspetto questo anche domani".
Young è già disponibile per Lecce?
"E' appena arrivato, non posso portarlo. Farà allenamento oggi e domani, la prossima settimana comincerà a lavorare con noi. Sarà poi eventualmente disponibile contro il Cagliari".
Cosa si aspetta dal girone di ritorno?
"La stessa concentrazione, la stessa voglia che ho visto nel girone d'andata".
Cosa serve nel girone di ritorno per colmare il famoso gap? Ti aspettavi di avere qualcuno in più dal mercato?
"Ripetere il girone d'andata sarà molto difficile. L'unico modo è allenarsi ancora di più, fare le cose con lo stesso entusiasmo, voglia, predisposizione. Per il resto andremo a Lecce con i calciatori che conoscete".
E' complicato gestire umanamente il periodo del mercato?
"E' il periodo più difficile per un allenatore, devi gestire tante situazioni che escono sui giornali tra quele veritiere e quelle meno. Non è semplice, bisogna confidare nella bravura di questi ragazzi, nella loro professionalità, In questo momento devono pensare solo che stanno giocando per una squadra, senza farsi trascinare in altre situazioni".
Vecino è a disposizione? Come sta Politano?
"Vecino non è a disposizione. Politano e Spinazzola sanno che era stata fatta una scelta tecnica, i calciatori erano d'accordo e a quella sono rimasto. Per altre questioni chiedete alla società".
FcIN - Young è stato preso per una specifica necessità su una delle due fasce?
"Stiamo parlando di un giocatore super esperto. Ha 34 anni, ha avuto un suo percorso importante. Nello United giocava a volte a sinistra e a volte a destra. E' un giocatore duttile. Nasce ala e diventa terzino, tante volte ha fatto il quinto. Noi abbiamo bisogno di giocatori affidabili, che possano completare la rosa e creare meno ansia e stress se c'è qualche infortunio o se qualcuno non recupera".
I discorsi tecnici fatti con Politano sono stati affrontati anche con altri? Può essere un problema gestire una situazione come quella di Politano?
"Io i discorsi tecnici li affronto con chi viene a chiedermi. La mia porta è sempre aperta. A volte devi anche accettare alcune situazioni. Nella testa di Matteo lui era già a Roma. Era andato lì, voleva farlo. Ci sono dodici giorni in cui vedremo. C'è chi si occupa del mercato e cercherà di risolvere la situazione".
Che difficoltà può incontrare chi, come Young, arriva dalla Premier?
"Visto il ruolo le difficoltà saranno praticamente nulle. Nella mia idea è forse il ruolo più semplice. Lui ha caratteristiche e ha esperienza. Viene qui con grande entusiasmo. Più che altro, visto che non giocava tanto allo United, il problema è portarlo alla giusta condizione. Ma il ragazzo c'è, ha entusiasmo e voglia e questa è la cosa più importante".
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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