Tutto vero. Messi senior, lo scorso 6 giugno, ha fatto domanda al Comune di Milano per la residenza e ha acquistato casa a pochi passi dalla sede dell'Inter. La Gazzetta dello Sport conferma l'indiscrezione di Radio Rai e rilancia: Lionel Messi (dal 2010 residente a Recanati) all'Inter non è impossibile. Difficile, difficilissimo, certo. Ma non impossibile.

L'argentino sarebbe il colpo dei sogni, la dimostrazione lampante della volontà di Zhang di riportare i nerazzurri sulla vetta del mondo. Il nodo, ovviamente, è economico: la Pulce guadagna 50 milioni netti a stagione (fra ingaggio, premi e bonus alla firma), 19 in più di Cristiano Ronaldo che alla Juve ha uno stipendio di 31 milioni. "Andrea Agnelli nel luglio del 2018 riuscì nell’impresa di convincere il portoghese a lasciare il Real Madrid mettendo un extra-budget non da poco - sottolinea la Gazzetta -. Lo stesso dovrebbe fare oggi Suning, che nell’ultimo mercato estivo ha speso ben 152 milioni di euro, con Romelu Lukaku pagato 65 milioni più 10 di bonus, aggiungendone poi altri 20 a gennaio per prendere subito anche l’altra stella Christian Eriksen. La proprietà dell’Inter, insomma, dimostra di avere le armi giuste, ovvero i soldi per potere pensare di dare l’assalto anche a Messi e di sedersi attorno a un tavolo con il padre Jorge".

Il trasferimento della residenza in Italia potrebbe essere il preludio a uno spostamento del giro d’affari nel nostro Paese del padre di Messi: il regime fiscale agevolato rispetto a quello spagnolo, infatti, è un fattore da non sottovalutare. "Del resto le norme italiane concedono una franchigia di appena 100mila euro per i guadagni (sponsor, eccetera) maturati all’estero - spiega la rosea -. E per i Messi questa fetta dei proventi può toccare anche i 50 milioni, non considerando i 50 garantiti dal Barcellona ogni anno. Va detto, però, che in prospettiva questa facilitazione non può essere sommata all’incentivo del Decreto Crescita".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 24 luglio 2020 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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