Altri 4 giorni di lavoro sul campo e tutto sarà più chiaro. Sia per Roberto Mancini, sia per Massimiliano Allegri. Entrambi devono capire che squadra proporre domenica sera per Inter-Juventus, anche se il tecnico jesino ad oggi ha qualche garanzia in più, salvo imprevisti dagli ultimi impegni internazionali dei suoi giocatori. L’allenatore livornese, invece, è costretto ad aspettare giorno dopo giorno per valutare i progressi dei giocatori meno in salute, e non si tratta certo di seconde linee.
In casa nerazzurra il ritorno alla disponibilità di Stevan Jovetic è un toccasana in vista della super sfida del Meazza. Dopo due giornate di assenze e superato non senza polemiche lo scoglio Montenegro, l’ex Manchester City si candida a un posto da titolare, che gli spetterebbe di diritto se fosse al 100%. Fino a sabato potrà lavorare con il gruppo e prepararsi al meglio, consapevole che alle sue spalle c’è un Adem Ljajic in gran forma, pronto a sostituirlo se necessario. Stasera Ivan Perisic e Marcelo Brozovic concluderanno l’impegno con la Croazia e da domani saranno ad Appiano Gentile, con l’ex Wolfsburg che anche in nazionale ha dimostrato di essere in ottime condizioni.
Infine, Mancini attenderà con trepidazione buone notizie, o quanto meno nessuna notizia dal Sudamerica, dove sono ancora al lavoro quattro dei suoi potenziali titolari contro la Juventus: Joao Miranda, Jeison Murillo, Gary Medel e Fredy Guarin. In pratica, tutti i principali centrali difensivi oltre al Guaro. Nel frattempo ad Appiano Gentile si è tornati a lavorare per prepararsi sotto tutti i punti di vista al Derby d’Italia, crocevia stagionale più per la Juventus che per i nerazzurri, chiamati però a dare una spallata energica alle speranze di rimonta bianconera e, soprattutto, a zittire chi ha cavalcato l’ultima flessione nerazzurra per ridimensionare le aspettative della squadra.
Capitolo modulo: la sensazione è che Mancini non voglia sperimentare troppo soprattutto in una sfida del genere e potrebbe optare per una soluzione conservativa, un 4-3-1-2 che all’occorrenza, grazie a Perisic, può tramutarsi in 4-3-3 (anche se oggi ha provato il 4-2-3-1). Questo per non ritrovarsi in inferiorità numerica a centrocampo, dove Allegri verosimilmente proporrà tre giocatori a prescindere dalla disponibilità o meno di Paul Pogba (che con Alvaro Morata è al lavoro da domenica per recuperare dai rispettivi infortuni). Pertanto, sono elevate le possibilità di vedere in mediana il solito terzetto: Guarin-Felipe Melo-Geoffrey Kondogbia, con Gary Medel a rischio panchina, sempre che Miranda e Murillo tornino dal Sudamerica in buone condizioni. Presto comunque per sbilanciarsi dal punto di vista tattico.
Presto anche per definire la Juventus anti-Inter. Detto di Pogba e Morata, che sono i principali dubbi di Allegri (ma che, rispetto a Mario Mandzukic, hanno buone chance di giocare al netto dell’impegno Champions del mercoledì successivo di cui l’allenatore terrà certo conto), è ipotizzabile il ricorso alla difesa a tre a vantaggio di un centrocampo più robusto, dove troveranno certo spazio Claudio Marchisio e Sami Khedira, con Hernanes in attesa di capire se il francese sarà arruolabile. Con il 3-5-2 il tecnico livornese potrà sprigionare tutta l’energia di Juan Cuadrado (anche lui in nazionale con Guarin e Murillo) a destra, per mettere in difficoltà l’asse mancina nerazzurra dove Telles non è certo un fenomeno difensivo (sempre che non giochi Juan Jesus proprio per questa ragione). In attacco, con Morata disponibile dovrebbero contendersi un posto Paulo Dybala (oggi in nazionale argentina) e Simone Zaza.
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