Mercato, Suning stanzia un budget di 50 milioni per gennaio. Kulusevski e Marcos Alonso gli obiettivi primari

Sono 50 i milioni messi a disposizione di Beppe Marotta e Piero Ausilio da parte di Suning per il mercato di gennaio. Un budget da intendersi spendibile in chiave prestiti con riscatti vari, ovviamente. Due gli obiettivi per rinforzare la rosa di Antonio Conte: un centrocampista centrale e un esterno sinistro. La famiglia Zhang è da sempre però poco incline a svenarsi per chi ha una carta d'identità datata, ed è per questo che - secondo la Gazzetta dello Sport - il profilo di Arturo Vidal resta solo sullo sfondo. Occhio, invece, a Dejan Kulusevski. " I vertici dell’Inter hanno già affrontato il tema con l’Atalanta (proprietaria del cartellino) che in queste settimane ha avuto abboccamenti anche con la Juve e il Manchester United - si legge -. La quotazione del centrocampista offensivo tocca ormai i 40 milioni. E all’Inter sanno bene quanto sia importante agire in velocità. Ovviamente tutto è rimandato al nuovo anno, anche per presentarsi al momento giusto alla porta degli emiliani. Con una classifica serena D’Aversa e Faggiano possono ascoltare con interesse eventuali «risarcimenti» tecnici: diciamo il prestito di Federico Dimarco (già in Emilia l’anno scorso) dagli interisti e quello di Musa Barrow dagli atalantini". Stessa valutazione economica che l'Udinese fa di Rodrigo De Paul, prima alternativa al 19enne svedese. Senza dimenticare Cristian Ferreira, 20 anni, giovane virgulto del River Plate.

Ma è a sinistra che al momento si è creato il buco maggiore. "Con Asamoah troppo spesso ai box, Cristiano Biraghi e Valentino Lazaro non bastano per la fascia - evidenzia la rosea -. Il contatto per Marcos Alonso, molto gradito al tecnico leccese, non è stato incoraggiante. Il Chelsea ha chiesto 35 milioni per lo spagnolo che Lampard tiene ai margini. Perciò all’Inter sperano di strappare una formula meno onerosa, contando sulla volontà del giocatore che non vede l’ora di sprintare agli ordini di Antonio come ai tempi di Stamford Bridge. Ci vuole pazienza".

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