Bruun: "Eriksen reagisca da campione. All'Inter ha concorrenti che non srotolano il tappeto rosso"

L'ex calciatore danese Morten Bruun, oggi opinionista per il quotidiano B.T., ha rivolto un appello a Christian Eriksen affinché reagisca alla situazione che sta vivendo all'Inter. Invitandolo a farlo nel modo a lui più consono: "Vorrei vedere Christian Eriksen dimostrare la sua insoddisfazione. Non con atteggiamenti infantili o tramite sfoghi di cattivo gusto di agenti sulla stampa, ma da grande campione quale è. Eriksen è arrivato in Italia come una superstar, un campione che aveva riportato il Tottenham in cima alla Premier League e in finale Champions League; un giocatore finito nel mirino sia del Barcellona che del Real Madrid. Quando un grande club italiano prende un profilo del genere, ci si aspetta che salga sul palco in modo diverso da come ha fatto sin qui Eriksen. Deve entrare e richiedere la palla ai compagni, dirigere con loro e rimproverarli quando non stanno giocando bene. Come Cristiano Ronaldo alla Juventus. Non è così che reagisce Eriksen. Quando i suoi compagni di squadra vanno da soli o fanno qualche altra mossa, al massimo ha un'espressione meravigliata".

Bruun indica inoltre un esempio ideale da seguire: "In questo contesto non posso fare a meno di pensare a Kevin De Bruyne. Quando è arrivato al Chelsea otto anni fa, era il giocatore più introverso del calcio inglese. Dovette tornare in Germania per riscoprire se stesso, e oggi è un Kevin De Bruyne completamente diverso quello che si esibisce nella squadra del Manchester City. Si arrabbia se i passaggi dei compagni di squadra non arrivano correttamente, ma lo fa in maniera ragionevole. Forse Eriksen può imparare qualcosa da De Bruyne, perché altrimenti posso solo che essere preoccupato per il prossimo cambio di club del danese. Cosa succederebbe se andasse al Paris Saint-Germain? All'Inter c'è gente come Marcelo Brozovic e Arturo Vidal, che non srotola di certo il tappeto rosso ad un nuovo concorrente. Così come Marco Verratti e Ander Herrera sarebbero pronti a difendere il loro territorio dall'arrivo di un nuovo rivale". 

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