Dal suo spazio settimanale sulle colonne del National di Abu Dhabi l'ex attaccante interista Diego Forlan si sofferma sul momento storico del calcio in Italia e sulla possibile rinascita delle due milanesi: "Sarà strano quest'anno vedere la Champions League senza l'Inter e il Milan che insieme hanno alzato dieci volte questo trofeo. La scorsa stagione i rossoneri sono arrivati decimi in Serie A, mentre l'Inter si è piazzata ottava. Non è positivo per due giganti del calcio mondiale restare fuori dalla massima competizione europea, o dalla stessa Europa League, ma bisogna rendersi conto che stanno giocando in un campionato che è sceso di livello. Quando ero un ragazzino la Serie A era il miglior campionato del mondo. Quando ero un calciatore giovane i due club milanesi erano ambiti come le big inglesi e le due grandi di Spagna. Non ora però. Le società italiane non comprano più i giocatori migliori perché non se li possono permettere. Comprano top player che sono reduci da un periodo di difficoltà in un altro club, magari più ricco, come Mario Balotelli dal Liverpool e Stevan Jovetic dal Manchester City. Entrambi sono tornati in Italia dove avevano fatto bene prima di trasferirsi in Inghilterra. Farà loro bene e prenderanno parte a match incredibili. Qualsiasi cosa si possa pensare di Balotelli, lui gioca meglio a casa, vicino alle persone che lo hanno aiutato a raggiungere i suoi risultati.
Amavo vivere a Milano e vedevo quanto il calcio contasse lì. Naturalmente ci sono anche altre cose da fare in una città che è famosa per la moda e il teatro, ma è il calcio a dominare la vita di ogni giorno e se tu sei un giocatore della prima squadra verrai riconosciuto in qualsiasi luogo, anche se le persone non ti stanno di fronte, come a Napoli. È stato fantastico giocare lì in trasferta, il rumore era altissimo nella bolgia del San Paolo, ma la vita da calciatore può essere difficile se la tua squadra non sta facendo bene. I tifosi in Italia hanno potere e per certi versi questo è positivo. Tifano la squadra sia in casa che in trasferta. Gli striscioni delle partite sono fra i migliori che abbia mai visto nel mondo del calcio, vere e proprie opere d'arte messe su per i derby capaci di ispirare in una maniera incredibile i giocatori. Non sono mai diventato un eroe dell'Inter da poter avere un mio personale striscione, ma in un derby San Siro diventa uno dei posti migliori del mondo dove stare, con le tribune che toccano il cielo. Il luogo ideale per la finale della Champions League 2016, anche se gli stadi in Italia sono sempre stati un problema e i tifosi possono avere troppo potere.
Non ho avuto problemi in Italia, ma può un giocatore essere minacciato all'allenamento perché non sta giocando bene? Non è una cosa che accade ogni settimana o ogni mese, però i tifosi hanno tantissima influenza sui loro club. I tifosi italiani possono essere come quelli sudamericani: appassionati e un po' pazzi, anche se quando giocavo io lì rimanevano tanti posti vuoti. San Siro era troppo grande, 80.000 posti, più del doppio dei tifosi di Inter e Milan presenti lo scorso anno. L'Inter ha avuto una media di 37.270 spettatori nelle partite casalinghe, il Milan 36.661, una caduta drammatica rispetto agli anni passati. La media spettatori in Serie A nel 2014 è stata di 23.335, solo mille in più rispetto alla Francia. La Liga ha raggiunto invece i 26.702, la Premier League 36.691 e la Bundesliga 43.502. La Roma, il club italiano con più spettatori lo scorso anno con una media di 40.000, è rimasta sotto alla media dei club in Bundesliga. I tifosi sono sempre più negli altri Paesi, ma diminuiscono in Italia.
Il calcio italiano non è morto, anzi è ben lontano da ciò. La Juventus, probabilmente il club più popolare in tutta Italia e la migliore squadra in Europa per parte degli anni '90, sta ottenendo dei buoni risultati. Ha vinto tre scudetti di fila e ha raggiunto la finale di Champions lo scorso anno. La aiuta il nuovo stadio che porta i tifosi più vicini al campo e rende tutto più piccolo e intimo. Alcuni club stanno seguendo l'esempio, eliminando ad esempio le piste d'atletica che non piacciono né ai tifosi né ai giocatori. È questione di tempo. L'Italia è una grande nazione di calcio e la Nazionale rimane una delle migliori del mondo. Produce buoni calciatori, ma alla Serie A servirà tempo per tornare ai livelli della Liga e della Premier. Stiamo già vedendo i più forti giocatori italiani come Matteo Darmian passare dal Torino all'Inghilterra piuttosto che in uno dei grandi club italiani. E dieci anni fa avreste potuto immaginare che lo Stoke City acquistasse dall'Inter uno dei suoi migliori giocatori come Xherdan Shaqiri? Ora i due club milanesi vengono gestiti da nuove proprietà e sono tornati a spendere per ricostruire la squadra. Il Milan ha preso Bacca, uno dei tre attaccanti acquistati in estate, l'Inter Kondogbia dal Monaco e ha di nuovo come tecnico Mancini che aveva vinto tre scudetti consecutivi prima di trasferirsi in Inghilterra. Un inizio sarebbe rivedere le due milanesi in Europa il prossimo anno".
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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