La crisi di questi giorni ha fatto emergere diversi aspetti del mondo del calcio ai quali occorre un secco ridimensionamento. Questa è l'opinione espressa da Matteo Marani per Sky Sport: "Ho come l'impressione che per il momento nessuno nel calcio sappia dove andare. La cosa importante è che la ripartenza sia condivisa da tutte le componenti, e che tutte le componenti accettino il fatto di perdere qualcosa. Il calcio deve scendere nel mondo reale, che sta soffrendo e facendo sacrifici, e non deve pensare di risolvere questa crisi passando davanti agli altri. Questa è l'ora del senso civico, che va oltre la passione per lo sport. Riduzione degli stipendi? Penso che ci possa stare, come penso che i club debbano rivedere qualcosa. Sono d'accordo con Gianni Infantino quando dice che non si può riprendere da dove si è chiuso: il calendario va ridimensionato, perché le partite sono cresciute e spazi non ce ne sono più. I club non reggono più questo impatto, quindi bisogna tornare ad un livello di sostenibilità. Condivido più la linea di Infantino rispetto a quella di Aleksander Ceferin, serve un approccio più umile. E lo dico anche ai presidenti che pensavano di portare i giocatori ad allenarsi domani o mercoledì: chi pensa di chiudere il campionato il 30 giugno vive fuori dalla realtà". 

Sezione: News / Data: Lun 23 marzo 2020 alle 18:08
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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