"Ho letto quasi tutti i messaggi a commento del mio post sul caso Suarez. Molti li ho trovati giusti, altri non li ho capiti. Tanti suggerivano di ricordarsi del caso Recoba-Inter o del Covid in casa Lazio. Non vedo il nesso. Nel calcio sembra in uso un’abitudine: se una colpa è già stata commessa da altri, non è più una colpa. Non è così: due colpevoli non fanno eventualmente un’innocente, fanno solo due colpe". Così Mario Sconcerti nel suo intervento domenicale su Calciomercato.com, tornando all'esame farsa di italiano di Luis Suarez e il coinvolgimento della Juve. "Capisco poco anche l’innocenza a priori reclamata da molti tifosi juventini. È giusto dire che un dirigente non fa la società, che la Juventus è un ente diverso e superiore, come lo fu nel caso Moggi-Giraudo, ma proprio per questo è preferibile andare a un chiarimento reale. A chi è servito questo inganno e perché? A chi serviva prendersi un vantaggio in un modo così plateale? Credo siano queste le domande vere. E se proprio è necessario fare confronti, proverei a chiedermi da juventino cosa penserei se il caso Suarez fosse successo ad altri. Sono d’accordo invece con la domanda di un tifoso: chi ha pagato il biglietto aereo di Suarez? Qualcuno può aiutarci a rispondere?".

Sezione: News / Data: Dom 03 gennaio 2021 alle 12:06
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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