Per l’Inter adesso è tempo di godere. E di gioire per uno scudetto vinto con irrisoria facilità – che non significa sia però arrivato senza sforzi, anzi, tutto il contrario, proprio per abnegazione e voglia di raggiungere il Tricolore attraverso lavoro, entusiasmo e obiettivi concreti - dominando dalla prima all’ultima giornata la Serie A. La prima festa, spontanea, è arrivata subito dopo la partita contro il Milan, quel match che effettivamente ha consegnato ancor più alla storia i ragazzi di Inzaghi, perché interisti e milanisti si ricorderanno tutti quando e come Lautaro e compagni hanno vinto la seconda stella. Certo, l’importante era diventare campioni d’Italia, non importava quando, però il 2-1 sui rossoneri è la ciliegina su una ciliegina di torta molto gustosa e ricca. Domenica ci sarà la parata in città, con Milano colorata di nerazzurro. Poi altre iniziative sino a giugno: insomma per un mese abbondante si potrà assaporare quanto fatto e gioire con sorelle e fratelli di tifo.

Ovviamente si dovrà onorare il campionato, magari anche vedendo all’opera qualche calciatore che è sceso meno in campo rispetto ai propri colleghi. Ma il mio pensiero, da addetto ai lavori, vola già alla prossima stagione. Momentaneamente – visto che non possiamo prevedere il futuro al 100% - è evidente come l’Inter abbia messo le basi per proseguire un ciclo più che vincente. L’importante sarà avere la stessa fame di vittorie di questa annata, senza che la puzza sotto al naso del: “Tanto siamo i campioni in carica” intacchi alcun membro del club di Viale della Liberazione. Con unità di intenti, capacità, nuovi arrivi che potranno essere utili alla causa, i nerazzurri potranno ripetersi anche nella prossima stagione, calciomercato permettendo. Discorsi che valgono per il futuro, ma pure per l’oggi, anche se tra un coro e l’altro, sarà giusto continuare ad esultare per un’impresa assolutamente spettacolare.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 26 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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