Ricordiamo dubbi, timori, forse poche speranze da parte di gran parte dei tifosi della Beneamata prima di Atalanta-Inter dello scorso 16 marzo, ultimo impegno prima della sosta per le Nazionali. La squadra di Simone Inzaghi arrivava al Gewiss Stadium dopo la faticosissima vittoria interna in rimonta contro il Monza, il Napoli era dato superfavorito a Venezia e l'Atalanta in quel momento sembrava proprio la squadra ideale per battere la capolista, ridisegnando così la testa della classifica. E invece proprio nella serata che si presentava come la più difficile, i Campioni d'Italia in carica hanno tirato fuori gli artigli battendo per l'ottava volta consecutiva i bergamaschi dell'ex Gasperini, a cui hanno concesso un solo tiro in porta nell'arco di una partita che ha avuto anche un lungo recupero a causa di un malore accusato da un tifoso interista nel settore ospiti poco prima del gol del vantaggio realizzato da Carlos Augusto. La vittoria, ma soprattutto la prestazione sfoderata dai nerazzurri di Milano, hanno riportato la famosa chiesa al centro del villaggio.

L'Inter torna in campo domani a San Siro contro l'Udinese con tre punti di vantaggio sul Napoli, che a Venezia non aveva vinto, e sei sull'Atalanta. Mancano ancora nove gare alla fine del campionato, tutto è ancora possibile, ma quanto visto a Bergamo certifica che l'Inter ha ancora la fame e soprattutto le armi giuste per puntare al ventunesimo scudetto. In questa stagione, a differenza della scorsa, non mancano purtroppo gli infortuni, alcuni eccellenti. Ma la forza mentale di un gruppo che si conferma sempre più unito, sembra offrire le giuste garanzie per superare le difficoltà che presenta l'infermeria e la sequenza ravvicinata di gare fondamentali per tentare di essere contemporaneamente competitivi in Campionato, Champions League e Coppa Italia.

Domani contro l'Udinese, Inzaghi non potrà disporre per squalifica di Alessandro Bastoni e per infortunio di Lautaro Martinez e Denzel Dumfries, tre pezzi da novanta della squadra. Rientreranno il preziosissimo e sempreverde Matteo Darmian, Federico Dimarco e anche Stefan De Vrij e Nicola Zalewski appariranno fra i convocati. Da decidere chi, fra Correa, Arnautovic e Taremi, (l'iraniano è tornato al gol con la sua Nazionale), affiancherà Thuram nell'attacco anti-Udinese. Il favorito sembra Correa che, a differenza dei suoi due colleghi di reparto, ha passato la settimana di sosta lavorando regolarmente alla Pinetina. Le scelte del mister saranno anche mirate in vista del derby del due aprile contro il Milan, semifinale di andata di Coppa Italia.

Derby, appunto. Impossibile snobbarlo. Tre giorni dopo, trasferta di campionato al Tardini di Parma, campo storicamente ostico per l'Inter. Tre giorni dopo ancora, l'attesissimo sfida all'Allianz Arena di Monaco di Baviera per l'andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Roba da mal di testa, ma anche adrenalina a mille per squadra, allenatore, società e per la meravigliosa tifoseria nerazzurra pronta a dire presente su ogni campo.

Simone Inzaghi, fresco e meritevole vincitore della Panchina d'Oro assegnata in settimana a Coverciano per scudetto e seconda stella della scorsa stagione, continua a non nascondersi quando lo si stuzzica sulla possibilità di poter vincere tutto, compreso il mondiale per club in programma in estate. Il mister sa benissimo che ,in questo caso, fra il dire e il fare non c'è di mezzo il mare, ma un oceano. Ma, in accordo con la società, ha deciso di provare a non lasciare nulla di intentato, a non mollare nulla preventivamente. Forse, anche psicologicamente, stare sempre sul pezzo, cercare sempre la vittoria scegliendo di volta in volta la formazione ritenuta migliore per ottenerla, potrà aiutare a portare a casa, alla fine, qualcosa di bello. Chi vivrà, vedrà. A partire da domani contro l'Udinese.

Ma intanto Bergamo ha parlato: l'Inter è viva e lotta insieme a noi.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 29 marzo 2025 alle 00:00
Autore: Maurizio Pizzoferrato
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