Da un lato c'è il business, perché l'Inter fa tanto discutere, litigare e... vendere. Poco importa si tratti di edicola o web: l'Inter fa fare tanti soldi. Dall'altro lato, poi, c'è la rosicata. "Fegato, fegato spappolato" direbbe Vasco Rossi.

La sosta doveva essere un momento per ricaricare le batterie. Per guardarsi dietro e godersi quanto fatto: fermarsi ad ammirare un percorso quasi perfetto della squadra di Inzaghi, capace in campionato di fare il vuoto mettendo in mostra un gioco da far invidia alle più grandi squadre della storia del calcio.

E invece no. Casi, gialli, tumulti, infortuni. Esiste la cronaca, che resta sacra. Ma poi c'è chi va oltre, ci sguazza, ci gode, si lecca i baffi. E si va oltre. Le difficoltà di Suning sono note da anni, mica da giorni. E anche le pendenze legali di Steven Zhang sono tutt'altro che una novità. Nessun tifoso dell'Inter ha piacere a leggere certe cose del proprio presidente, ma da qui al "moriremo tutti" ce ne passa. Invece il discorso prende la piega del bar sport, deraglia e finisce per diventare una barzelletta. E chi le racconta fa la figura della macchietta. Del rozzo. Del rosicone. Ma l'Inter sta lì e lì rimarrà. Suning od Oaktree, debiti o prestiti. L'Inter ci sarà, magari con una stella in più. Abituatevi all'idea.

Dice mia madre, "Devi andare dal dottore
A farti guardare, a farti visitare
Hai una faccia che fa schifo
Guarda come sei ridotto
Mi sa tanto che finisci male"

Sezione: Editoriale / Data: Mar 26 marzo 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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