Il traguardo è sempre più vicino, ora serve l’ultimo e decisivo sprint. Nel tardo pomeriggio l’Inter scenderà in campo allo Scida contro un Crotone che non ha niente da perdere e (quasi) nulla da chiedere al campionato, dato che per una salvezza che a questo punto della stagione sarebbe assolutamente miracolosa servirebbe un filotto di vittorie consecutive con annesso incrocio favorevole di altri risultati. Ma questa è un’altra storia, diametralmente opposta rispetto a quella nerazzurra. E non solo per la differente posizione in classifica, dato che oggi si daranno battaglia sullo stesso campo la prima e l’ultima della classe, distanziate da 61 punti. Ma il prudente Conte, così come tutti gli interisti sulla faccia del globo, giustamente non si fida dei calabresi e tiene alta la concentrazione: "I ragazzi sanno che domani (oggi, ndr) dovremo fare l'Inter. Se andiamo pensando di fare qualcosa di diverso, ci sarà una brutta sorpresa. Massimo rispetto del Crotone e di quello che stanno facendo. Saranno molto motivati perché vogliono dimostrare di poter valere la Serie A, quale migliore occasione di affrontare la prima in classifica? L'ho detto ai ragazzi e mi auguro mi ascoltino" la chiara speranza espressa dal tecnico nella conferenza stampa della vigilia.

Se la corsa verso la permanenza in Serie A della banda del navigato Cosmi e di bomber Simy è legata anche ad altri fattori e risultati, quella dell’Inter verso il 19° scudetto dipende invece solo ed esclusivamente dalla stessa Inter, ormai da diverse settimane padrona del proprio destino. Una posizione di comfort e prestigio che all’ombra nerazzurra del Duomo non si assaporava da un interminabile decennio. Con due vittorie nei prossimi due appuntamenti in agenda (Crotone in trasferta e Sampdoria a San Siro l’8 maggio) il titolo sarebbe certo - a prescindere dai risultati di chi insegue a distanza di sicurezza - con diverse giornate d’anticipo e prima del fastidioso tris di impegni finali con Roma, Juventus e Udinese. 

Conte però non è il tipo abituato a fare calcoli o a stilare tabelle, ma ha in testa una sola ossessione: vincere. E farlo tutti insieme, perché da soli si non va da nessuna parte. Ecco perché nella chiacchierata con la stampa ha messo l’accento sulla “crescita” ed il “senso di responsabilità maggiore” del gruppo squadra, evidenziando che “tutti stanno raccogliendo i frutti anche singolarmente. Anche Pinamonti, giovane che non ha avuto la possibilità di ritagliarsi uno spazio perché davanti aveva Lukaku, Martinez e Sanchez, oggi è più forte di quando ha iniziato con noi. Insomma, Conte non dimentica nessuno, neanche chi ha giocato meno, e ribadisce indirettamente il concetto su cui ha battuto il ferro per tutto il biennio interista: bisogna sempre e comunque ragionare sul Noi e non sull’Io. E questa è stata senz’altro una delle componenti che gli ha permesso di lottare contro i problemi (interni ed esterni) della travagliata stagione all’insegna del Covid, fino a prendere il largo sulle dirette concorrenti al grande obiettivo. 

Per compattare ancora di più l'ambiente nel momento decisivo dell'annata è sbarcato a Milano anche il presidente Steven Zhang, che ieri ha fatto tappa ad Appiano Gentile abbracciando calorosamente il suo top player della panchina dopo sette mesi di lontananza fisica, ma ritrovando anche la dirigenza al completo e il resto della squadra, con cui si è complimentato per il “viaggio eccezionale caricandola moralmente, perché a poche giornate dalla fine “manca l'ultimo sforzo”. Cucire questo tricolore sul petto dopo il lungo e tortuoso percorso fatto (e magari con ampia distanza dalle inseguitrici, soprattutto da quella Juventus che ha il monte ingaggi più alto d’Italia e che partiva come indiscussa favorita), per dirla alla Conte, sarebbe un qualcosa di “straordinario”, una vera e propria “opera d'arte” a cui mancano ora solo le ultime pennellate, quelle più delicate e da non sbagliare. Per evitare di rovinare il quadro.

VIDEO - TUTTO IL TALENTO DI THIAGO ALMADA. E' LUI IL NUOVO OBIETTIVO DI MERCATO DELL'INTER?

Sezione: Editoriale / Data: Sab 01 maggio 2021 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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