L'Inter di Roberto Mancini cala il tris. La tanto sognata terza vittoria consecutiva arriva su un campo difficile, contro un avversario alla disperata ricerca di punti-salvezza. Missione compiuta grazie (anche) a uno degli uomini più attesi. Il mago di Linz Mateo Kovacic segna e zittisce i rumors, il Mancio ringrazia e l'Inter si porta a quota 35 punti in classifica. Tabellino dei marcatori che non può fare a meno di Mauro Icardi, al 14° centro in campionato. Di seguito, la gara raccontata attraverso i voti e i commenti dei giocatori in campo, con le pagelle stilate dall'inviato di FcInterNews allo stadio Sant'Elia di Cagliari.
INTER (4-3-1-2) - VOTO: 6,5
30. JUAN PABLO CARRIZO 7 - Gioca alto quasi da difensore aggiunto, ma questa non è una novità. Offre sempre la soluzione del retropassaggio ai compagni, ma quando si tratta di uscire mette i brividi. Da cancellare il tentativo di presa al 33', quando manca totalmente la sfera. Si riscatta poco dopo sul tiro ravvicinato di Cop e nel secondo tempo su Cossu e Longo face to face. Sfortunato sul gol del bomberino veneto, con un palo che si dimostra nemico, ottimo a trattenere la punizione di Conti nel finale. Efficace con suspense, ma applausi.
14. HUGO ARMANDO CAMPAGNARO 6 - Una gara... da Campagnaro. Mantiene la posizione, avanza poco e si preoccupa maggiormente della fase difensiva. Mancini gli chiede questo e lui lo accontenta. Usato sicuro.
15. NEMANJA VIDIC 7 - L'uomo più chiacchierato dell'ultimo periodo, soprattutto nell'immediato post-Glasgow, torna titolare dopo il ko di Reggio nell'Emilia. E lo fa alla grande. Esperienza, fisico e anche classe in questo ritorno super del soldato serbo, che dimostra che in questa squadra il difensore più forte è proprio lui. Muro, semplicemente.
5. JUAN JESUS 5,5 - Bene, ma non benissimo. A tratti tiene, ma in un paio di circostanze si fa scavalcare e sorprendere dal centrocampo del Cagliari liberando spazio per i suoi offensivi. Concentrazione intermittente.
21. DAVIDE SANTON 5,5 - Non benissimo il rinvio di testa pronti-via a liberare l'area di rigore che favorisce il destro (alto) di Donsah, replica poco prima della mezzora facendosi rubare palla sul proprio out da M'Poku. Bravissimo a creare l'occasione per Podolski con un cross preciso, una giocata da vero terzino che spinge e copre nella stessa misura. Dopo una prima parte di stagione quasi totalmente ai box, l'ex Bambino gioca la gara consecutiva numero 5 tra Serie A, Coppa Italia ed Europa League. Tanto, non gli si può chiedere di più. Quasi sufficiente, ma giustificato.
13. FREDY GUARIN (C) 6 - Vuole dimostrare sin da subito di poter meritare una fascia di capitano che, a detta di molti, dovrebbe indossare proprio lui. La rovesciata al 9' attesta che il giocatore è libero mentalmente, vuole essere sempre più leade di questa squadra e a tratti ci riesce. Il giallo che Mazzoleni sventola a Brozovic è anche colpa sua per un errore di impostazione, ma il coraggio di osare (quello che è mancato spesso in questa stagione a livello complessivo) a lui non manca nemmeno questa sera. Leader, anche nelle intenzioni.
18. GARY MEDEL 7,5 - Il titolarissimo di Mazzarri prima e Mancini poi svolge, come sempre, il proprio compito. Anche di più. Schermo difensivo davanti alla difesa, soliti chilometri e consueta abnegazione al servizio di una squadra che ormai non può più fare a meno di lui. Talvolta si disimpegna anche in palleggio, cercando la giocata decisiva, come quella al 23' del secondo tempo quando serve una palla da trequartista puro a Icardi. Insostituibile, punto.
77. MARCELO BROZOVIC 6 - La gradita sorpresa del mercato invernale al Sant'Elia non si conferma tale, almeno in parte. In ombra a tratti, sbaglia qualche appoggio e non giostra da tuttocampista come nelle prime uscite. Poco cattivo nell'occasione-gol nel pirmo tempo, quando Brkic si oppone dopo il primo tentativo di Podolski. Gara non super, ma più che giustificata, considerando età e un calcio totalmente differente da cui proviene. Il merito più grande da attribuirgli è che in mediana è proprio lui che va a proporsi e a chiamar palla. Sorpresa a metà. (dal 37' st 88. HERNANES sv)
10. MATEO KOVACIC 6,5 - Gioca da 10, ma nel primo tempo viene inghiottito tra le due linee del Cagliari. La 'gabbia' di mister Zola funziona, e il baby di Linz si vede molto poco. Nel secondo tempo risponde alle critiche con un sinistro da killer che batte Brkic e si infila sotto la traversa, dando il via a una vittoria importantissima. In questo preciso momento, in cui la concorrenza interna corre e segna, mette un mattone importante verso la scalata a quella maglia da titolare che, oggi come in futuro, sarà sempre più sua. Mateo-gol. (dal 48' st 17. ZDRAVKO KUZMANOVIC sv).
11. LUKAS PODOLSKI 5 - È l'incaricato dei calci piazzati, e forse si dimentica dei palloni 'giocabili'. Proprio come al 20' quando spreca un'occasionissima solo davanti a Brkic. Tutto bene nella preparazione, tavola apparecchiata alla perfezione, ma quando si tratta di mangiare, beh... Where's Poldi? Peccato, perché un gol (anche due considerando le possibilità) sarebbe stato un'iniezione di fiducia grandissima. Killer instict... mancato. (dal 36' st 22. DODO' sv)
9. MAURO ICARDI 6,5 - Il ruolo che più dipende dal resto della squadra. Più palloni giocabili, più occasioni da gol. Il calcio è semplice, altrimenti... Nel primo tempo non si vede mai, complice la fatica generale nel creare occasioni degne di note, e la ripresa è quasi da copia-incolla. Quasi, appunto, perché a metà secondo tempo - alla prima palla giocabile - si inventa il numero per saltare Capuano, prima di lasciar partire un sinistro chirurgico. Cecchino, anche oggi.
ALLENATORE: ROBERTO MANCINI 6 - L'Inter dà l'impressione, come sempre, di voler mettere all'angolo l'avversario. Infatti sono proprio i nerazzurri a mantenere il 'pallino' nel corso dei primi 45'. La squadra, però, non è ancora guarita del tutto e in fase difensiva concede troppo al Cagliari, nel primo tempo e ancor di più nel secondo. Il reparto è ancora da oliare, ma chissà che la pace last minute con Vidic non possa essere il perfetto viatico per alzare il livello di una difesa che, ad oggi, è ancora il tallone d'Achille dell'Inter. La seconda parte della ripresa è da sos. Work in progress con il sorriso.
A disposizione: 46 Berni, 6 Andreolli, 20 Obi, 23 Ranocchia, 28 Puscas, 33 D'Ambrosio, 91 Shaqiri, 93 Dimarco.
CAGLIARI (4-3-2-1) - VOTO: 6
44 Brkic 6,5; 16 Dessena 5, 15 Rossettini 5,5, 33 Capuano 5,5, 8 Avelar 5,5; 30 Donsah 6, 5 Conti (C) 5, 4 Crisetig 5,5 (dal 26' st 32 Ceppitelli 6); 40 M'Poku 6,5, 7 Cossu 5,5 (dal 23' st 10 Joao Pedro 5) ; 90 Cop 5 (dall'11' st 9 Longo 6,5).
A disposizione: 1 Colombi, 27 Cragno, 2 Gonzalez, 3 Murru, 14 Pisano, 17 Farias, 18 Barella, 22 Husbauer, 37 Diakhitè.
Allenatore: Gianfranco Zola 5,5
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5 - Gara non particolarmente felice per il fischietto bergamasco, che sorvola sull'intervento di Rossettini su Vidic e sbaglia qualche intervento di troppo, soprattutto a centrocampo.
Assistente 1: Giallatini di Roma 2 - 6
Assistente 2: Pegolin di Latina - 5,5
Quarto uomo: Dobosz di Roma 1
Addizionale 1: Doveri di Roma 1 - 6
Addizionale 2: Ghersini di Genova - 5,5
Autore: Francesco Fontana / Twitter: @fontafrancesco1
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