"Gentilissimi di fc Inter news, condivido il vostro timore riguardo una vulgata del "così fan tutti" per i noti fatti che stanno travolgendo la Juventus. Tuttavia quando scendono in campo i caciarroni nell'agone pubblico occorre essere razionali e utilizzare il logos. In primis la Juventus è per scelta propria una società quotata in borsa e come tale deve rispondere agli azionisti e agli investitori. Chi si quota sa che le regole sono rigide,i controlli maggiori. In secondo luogo va evidenziato che i nove scudetti vinti dalla Juve di Agnelli sono stati ottenuti in una condizione in cui tutti gli avversari diretti e indiretti hanno attraversato le secche di una crisi economica iniziata nel 2008 e ancora non superata. L'Inter ha cambiato diverse proprietà, facendo nozze con i fichi secchi, una società ridotta all'osso ,un parco giocatori spesso imbarazzante (epoca Mazzarri su tutte ma non solo). Il Milan ha vissuto situazioni anche peggiori,la Roma ha visto la fine dell'epoca Totti e il Napoli unica società abbastanza solida si è vista strappare la bandiera Higuain per 100 milioni di euro il più grande atto di arroganza della storia del calcio moderno. Una proposta indecente che nessuno avrebbe potuto rifiutare. È stata proprio l'arroganza il segno distintivo della gestione Agnelli e ancor oggi quando l'Inter ha venduto Hakimi,Lukaku ( poi ripreso in prestito) ha lasciato andare Conte e si appresta a smembrare il parco riserve la Juventus non ha smesso di comperare. Per non parlare della Superlega in cui la Juventus di Agnelli si è intestardita oltre il dovuto. Nessuno abbia sale in zucca può dire che tutto è uguale. Il calcio italiano degli altri, dei comuni mortali ha vissuto e vive di inventiva, di scommesse,di tentativi dovuti alle ristrettezze economiche. La Juve di Agnelli ha vissuto da padrona spesso vessante e alla fine quando si esagera qualcosa di negativo succede sempre. Distinti saluti".

Andrea

"Gentile Redazione, il commento illuminato di un internauta a proposito della pericolosità di viaggiare su certe strade montane ("Ricorda: non è il cervo che ATTRAVERSA la strada, ma la strada che ATTRAVERSA il bosco") si presta ad una parafrasi sull'ennesimo scandalo calcistico che mi ha poi ispirato un breve "componimento in versi" (parola grossa!): "Ricorda: non è la legalità che INCROCIA l'operato juventino, ma il malaffare bianconero che INCROCIA la giustizia"... Ecco allora l'ode (disonorevole): "Il futuro sarà straordinario" ha vaticinato John Elkann giusto l'altroieri, cercando di sostituirsi ai più necessari finanzieri. Si è subito pensato: il cugino profeta avrà fatto sfoggio preventivo di arti divinatorie temendo magari che un broncospasmo gli bloccasse le vie respiratorie. Ma è il presente, ahilui, che brutalmente lo inghiotte: giacché si crederebbe protetto dentro ad una botte. D'altronde, cosa volete: per altri bianconeri figuri si prospettano orizzonti sempre più oscuri. Nessuna sorpresa quindi se i suoi sodali della Continassa stanno esibendo una "vecchia Signora" ormai svilita a smargiassa se non, peggio, a vaiassa. Per alcuni di costoro non c'è niente di più strabocchevole della libidine che procura il fascino verso il crimine. Si chiamino Agricola, Moggi, Giraudo, Paratici o Agnelli, le loro nefandezze paiono distribuite nel tempo col manuale Cencelli. Che si tratti di reati per farmaci esorbitanti, gare manomesse, nazionalità pilotate, plusvalenze smodate o stipendi occultati chissà che sia finalmente la volta buona che verranno radiati. La loro vergogna è stata così tanta che per evitare l'incombente arresto hanno dato (quasi) tutti le dimissioni aspettando che si facesse buio pesto. Eh, già: le manette ai polsi, di giorno, fanno una brutta impressione e disturbano la vista: volesse il Cielo che diventi invece un'immagine apripista... In ogni caso, i più basiti de noantri sono apparsi subito certi garantisti apicali: giusto Gravina ed il capo del CONI, 2 parrucconi istituzionali. Con Malagò che, stante la sorpresa, non è andato oltre un esilarante "Ohibò". Mentre invece il presidente FIGC, reduce da un'ospitata in casa di costoro, si è limitato a dichiarazioni improntate al massimo decoro. Avrà pensato: "Sul piatto dove avevo idealmente cenato la sera prima mica si sputa, nemmeno se fosse stato avvelenato con la cicuta". Bravo fesso! Da buon politico, sempre pronto alla modalità "genuflesso"; mentre gli altri commensali della tavola rotonda bianconera si dovranno presto rassegnare all'ennesimo processo. E che pensare infine dello Zeman bifronte nonché dell'Abodi ministro che, alludendo al "Così fan tutte", farebbero tornare in mente un tintobrassiano registro? Un puttanaio inverecondo che farebbe il giro di tutto il mondo: altro che opera mozartiana da suonare in esclusiva sotto la Mole Antonelliana! E che sarà mai se poi la stampa sportiva appecoronata NON ci sta informando a dovere degli altrui guai! Apparendo cosi tanto servile e mistificatrice da gabellare un immane terremoto societario per un lieve moto rivoluzionario. Per avere una panoramica onesta della situazione, ma quale consultazione di Tuttosport, Gazzetta o Corriere: si è dovuto infatti travalicare idealmente, dello Stato, le frontiere. "E' la fine dell'era Agnelli/È una sorpresa enorme" ha argomentato martedì l'"Equipe" in Francia; "Il dramma della Juventus richiede un piano di uscita da Exor" gli ha fatto eco "EL PAÍS" mercoledì in Spagna. "Franza o Spagna, basta che se magna" si diceva una volta. Solo che questa banda di neo inquisiti si è sovrapposta ad una realtà già di per sé sconvolta. Fagocitandosi un'altra bella fetta di credibilità del nostro movimento pallonaro del cui marasma nessuno sarebbe dovuto sembrare ignaro".

Orlando

"Ciao,compagni neroazzurri sempre in crisi come la nostra squadra giustamente continuate a non capire il perché di tanto ingiustificato accanimento,ma credo anche io che sarebbe meglio riflettere sulla ennesima,gigantesca e fantozziana tripla figura di merda carpiata ritornata e sputtanata della Furbentus,con tutti i riflessi negativi per la nazionale,e che i giornalisti facciano il loro mestiere, perché anche il più pavido degli animi riesce a fare il fenomeno con la tigre dietro le sbarre AMALA...dalla mia parti dicono che le chiacchiere e il tanfo il vento li porti via".

Gianluca

Sezione: Visti da Voi / Data: Lun 05 dicembre 2022 alle 14:10
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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