Torna la rubrica settimanale "RewInter" per il dodicesimo appuntamento di questa avventura dedicata alla Presidenza di Massimo Moratti. In attessa della gara del prossimo 2 febbraio allo "Juventus Stadium", proponiamo come articolo odierno una partita memorabile per i tifosi interisti, che possa essere - perchè no - un buon "viatico" per l'imminente sfida contro i bianconeri di Antonio Conte.
20 Novembre 2003, Stadio "Delle Alpi": l'Inter dell'allora tecnico Alberto Zaccheroni (subentrato all'Hombre Vertical Hector Raul Cuper dopo la gara di Brescia) espugna dopo 10 stagioni il "fortino" bianconero, infliggendo alla squadra di Marcello Lippi la prima sconfitta stagionale. Questo scontro arriva in un momento particolare per gli uomini nerazzurri, dopo il pesante ko interno contro l'Arsenal per 1-5, dopo aver sbalordito l'Europa nella gara d'andata, con la strepitosa e storica vittoria in quel di Londra per 0-3. Ma quella è un'altra storia.
L'Inter, rispetto alla gestione del "Signor Ettore", si presenta con il consueto "marchio di fabbrica" dell'attuale commissario tecnico della Nazionale giapponese: a Torino, quindi, è tempo di 3-4-3. Toldo in porta, terzetto difensivo composto da Adani, Gamarra e Cordoba, centrocampo (da destra verso sinistra) con Javier e Cristiano Zanetti, Almeyda e il giovane Pasquale, mentre l'attacco è affidato alla velocità, alla tecnica e alla concretezza di Andy Van Der Meyde, Oba Oba Martins e Julio Ricardo Cruz.
La Juventus risponde con il classico 4-4-2 con Buffon tra i pali, difesa formata da Thuram, Legrottaglie, Montero e Birindelli, centrocampo con Camoranesi e Nedved ai lati, Appiah e Tacchinardi in mezzo, per finire con la coppia super consolidata Del Piero-Trezeguet.
Davanti a 60.000 spettatori, quindi, si può partire.
12A PUNTATA
Serie A 2003-2004, 11a giornata: Torino, stadio "Delle Alpi":
JUVENTUS 1 - INTER 3
Viene da dire "l'Inter è tornata ad essere il leone di Higbury", e nessuna frase sarebbe più adeguata. Una squadra vogliosa, concreta e affamata distrugge la Juventus sotto tutti i punti di vista. Bianconeri che non riescono a mostrare la consueta solidità tra le "mura amiche" (inviolate da 16 turni), grazie ad una squadra, quella nerazzurra, che deve fare a meno dell'uomo più importante, ovvero Christian Vieri.
Oltre ai limiti della Juventus, è giusto e doveroso sottolineare i meriti di Alberto Zaccheroni, capace di "ingabbiare" gli uomini avversari più pericolosi, come Nedved, Del Piero e Trezeguet, a fronte di un'emergenza difensiva che l'ha costretto a schierare un terzetto inedito, ma il veterano Cordoba ha guidato alla grande i compagni Adani e Gamarra. Lippi, al contrario, deve rinunciare ad un solo titolare, vale a dire l'esterno comasco Gianluca Zambrotta, mentre per il resto la formazione schierata è quella "tipo".
Alla vigilia, è doveroso dirlo, i bianconeri partono favoriti, per via di una classifica che li vede assoluti protagonisti con 7 punti di vantaggio sull'Inter. Ma i pronostici sono fatti per essere smentiti...
Nonostante l'assenza, come già detto, di Bobo Vieri, l'Inter può appoggiarsi sulla velocità del nigeriano Martins e sulle qualità da cecchino di Cruz, che quando vede "bianconero" riesce ad esaltarsi. Ed il vantaggio nasce proprio in questo modo: l'ex Primavera viene atterrato da Montero al limite dell'area, e sulla punizione seguente l'argentino insacca con un gesto magistrale. 0-1 e gara in salita per Lippi.
La Juve, a questo punti, reagisce provando in tutti i modi ad arrivare al pareggio, ma la "gabbia" organizzata da Zaccheroni funziona a meraviglia, soprattutto su Nedved, che non riesce a giostrare come al solito. Si può andare, quindi, negli spogliatoi alla fine della prima frazione, con i nerazzurri in vantaggio. Ma c'è ancora tutto un tempo da giocare.
La ripresa si apre con la novità Marco Di Vaio, con Lippi che, quindi, prova il "tutto per tutto" affidandosi al nuovo - per quel periodo - 4-2-3-1 molto offensivo, mentre Zac prova la carta Emre, al minuto 12, al posto dell'olandese Van Der Meyde. Si cambia, quindi, ma l'andamento della gara rimane inalterato.
I padroni di casa faticano, e non poco, quindi l'Inter ne approfitta: dopo che Martins ha sfiorato il raddoppio al 14', i nerazzurri affondano il colpo riuscendo a mettere il risultato al sicuro, grazie ancora al bomber ex Bologna Cruz, abile a ribattere in rete una conclusione respinta da Buffon, dopo una delle solite cavalcate di Capitan Zanetti. 0-2 e partita in ghiaccio.
La Juventus "non ci crede più", mentre l'Inter vuole approfittarne per dare una vera e propria lezione di gioco ai rivali storici. Al 29', infatti, la "Vecchia Signora" cede definitivamente: brutto errore del centrale Legrottaglie che libera Martins, bravissimo ad infilarsi e a battare Buffon in uscita. 0-3 e popolo nerazzurro in delirio. Rimane, a questo punto, solo il tempo di registrare il "gol della bandiera" di Montero, che realizza grazie ad un colpo di testa in mischia. Ma la gara termina, praticamente, qui.
L'Inter espugna Torino grazie ad una gara semplicemente perfetta, resa ancora più importante e preziosa delle assenze pesanti di Fabio Cannavaro e Marco Materazzi, che prima della partita preoccupavano, e non poco, i tifosi interisti.
Ma la realtà ha detto altro: Inter più forte di tutto e di tutti e lezione di calcio alla Juventus servita.
FORMAZIONI UFFICIALI
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Thuram, Legrottaglie, Montero, Birindelli; Camoranesi (1' st Di Vaio), Tacchinardi, Appiah (25' st Conte); Nedved (27' st Miccoli); Del Piero, Trezeguet
Panchina: Chimenti, Ferrara, Tudor, Davids
Allenatore: Marcello Lippi
INTER (3-4-3): Toldo; Cordoba, Adani, Gamarra; J.Zanetti, C.Zanetti, Almeyda, Pasquale (44' st Brechet); Van der Meyde (12' st Emre), Cruz (36' st Recoba sv), Martins
Panchina: Fontana, Farinos, Luciano, Kily Gonzales
Allenatore: Alberto Zaccheroni
Arbitro: Trefoloni di Siena
Reti: 12' pt Cruz, 24' st Cruz, 29' st Martins, 44' st Montero
Note: Serata fresca, terreno in buone condizioni
Spettatori: 60.000 circa
Ammoniti: Cruz, Nedved, Pasquale, Adani, Appiah, Montero, Tacchinardi
Angoli: 3-3.
Recuperi: 2' pt e 4' st
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