27 maggio 1964. Allo stadio Prater di Vienna si gioca la finale della nona edizione della Coppa dei Campioni. La competizione esiste dal 1955 e da quell'anno ha avuto un protagonista indiscusso: il Real Madrid, cinque volte vincitore e per sei volte finalista. Nel '64, a Vienna, Di Stefano, Puskàs, Gento e compagni si apprestano a chiudere un ciclo. Il tempo, inesorabile nemico, si sta facendo sentire anche sulle spalle di leggende che hanno già inciso a caratteri cubitali il proprio nome nella storia. Dovranno battere l'Internazionale, guidata da uno stravagante signore di Buenos Aires, che in Spagna ha già allenato per dieci anni. Si chiama Helenio Herrera, soprannominato Il Mago.
Si è lasciato bruscamente con il calcio iberico, con i tifosi del Barcellona che lo rincorrevano nella strada per l'aeroporto invitandolo, non troppo cortesemente, ad andarsene. Ha così preso casa a Milano, Herrera, e si è messo ad allenare l'Inter di Angelo Moratti. Dopo due anni di fatiche ha vinto il Campionato italiano. Ora è lì, al Prater di Vienna, per prendersi la propria rivincita contro un calcio che lo ha respinto. "Avevamo paura, eravamo convinti di perdere:, racconta Sandro Mazzola a FcInterNews.it. È figlio di Valentino Mazzola, eroe del Grande Torino, ha ventun anni e un cognome più pesante di un macigno. "Non è all'altezza del padre...", "Valentino segnava di più, questo è un sopravvalutato", diceva la Gazzetta dello Sport dopo le prime deludenti partite del giovane ed esuberante Mazzolino.
Eppure, il 27 maggio del '64 è tra i titolari a Vienna: sta per giocare contro il suo idolo, Alfredo Di Stefano. "Non avevamo la televisione in casa - racconta - perciò, quando c'erano le finali di Coppa dei Campioni, io e mi fratello andavamo in una piccola osteria sotto casa. Il Real era sempre in finale e io ammiravo Di Stefano, per me era il Dio del calcio, il più forte di tutti". È ancora emozionato mentre ne parla. Sembra che, cinquant'anni dopo quella partita, non sia ancora riuscito a capacitarsi di aver giocato contro il proprio idolo. Herrera aveva preparato quella partita come tutte le altre. Aveva aperto la valigetta magica e spiegato ai ragazzi punti di forza e debolezza del Real Madrid. Uno a uno, li aveva chiamati per il "confessionale", un colloquio individuale in cui spiegava a ogni giocatore cosa avrebbe dovuto fare nella partita. "Sandro, sarai marcato da Zoco. È un centrocampista e tu giocherai in attacco, è lento e alto: non ti può marcare". Poche parole, che però bastano per dar fiducia al ragazzino.
"Avevo una paura incredibile e il Mago lo sapeva", dice Mazzola. Il 26 maggio c'è il solito saluto del Presidente alla squadra. Non ha mai fatto mancare il proprio supporto, figuratevi prima della partita più importante. Il giorno della partita, però, Herrera non vuole nessuno tra i piedi: deve lavorare sulla testa dei giocatori. Sarti, Burgnich, Guarneri, Picchi, Tagnin, Facchetti, Suarez, Mazzola, Jair, Corso e Milani: questi gli undici che scendono in campo alle 19:45 di quel 27 maggio. Tagnin? Sì, non è un titolare ma Herrera sa di poter far affidamento su di lui: marcherà Di Stefano a tutto campo. Credo che il buon Carlo abbia avuto compiti più semplici nella propria vita. Guarneri prende Puskas, un altro con un piedino niente male. "Il Mago sapeva che chiunque avrebbe lottato e che tutti si avrebbero seguito perfettamente le sue istruzioni", racconta Mazzola. Eccolo lì: Alfredo Di Stefano. "Mi tremavano le gambe, non mi sembrava vero".
A Sandro le gambe tremano per i primi quaranta minuti della partita: "Sbagliai quasi tutto, ero troppo emozionato", confessa. Poi, al 43', un lampo: Mazzola tira da fermo un piattone irresistibile prendendo in controtempo il portiere Vicente. "Forse ci fu una piccola deviazione - spiega -, non ricordo. Di solito esultavo poco, alzando il pugno e abbracciando i miei compagni. Dopo quel gol mi misi a fare due capriole. Per me la partita era finita". "Guarda che mentre fai le capriole questi ce ne fanno quattro": Luisito Suarez conosce bene il Real e, senza troppi giri di parole riporta Sandro sulla terra. Ma ora è un'altra partita perché anche loro sono umani.
Il secondo tempo è più spumeggiante. Entrambe le squadre attaccano, ma il Real ha un grosso handicap: Di Stefano gira per ogni zona del campo alla ricerca di ossigeno, ma Tagnin è in trance agonistica. "Lo avrebbe accompagnato anche al gabinetto - dice Mazzola -, non gli si staccò di dosso fino alla fine della partita". Al 62' arriva il 2-0 dell'eterno Milani che, dopo infinite battaglie con Müller e Santamaria, ha ancora la forza di liberare un destro preciso dal limite dell'area che si insacca nell'angolino alla destra di un colpevole Vicente. Dura poco la gioia nerazzurra perché al 69', con una giocata un po' acrobatica e un po' pericolosa, Felo accorcia le distanze e risveglia il Real. "Ho pensato che l'avremmo persa. Ero sicuro che ci avrebbero rimontati", ricorda Mazzola.
Ma il disegno di Herrera è perfetto: Corso gioca libero da ogni marcatura e dipinge traiettorie nella metà campo avversaria; Picchi è fatto di cemento armato e nelle sue chiusure è più puntuale della morte; Facchetti e Jair corrono senza sosta e seminano il panico nell'elegante difesa blanca. Al 76' Santamaria sbaglia un rinvio, provando a beffarsi di Mazzola in fase di disimpegno. "Avevo capito quello che aveva, così ho fatto un passo indietro e ho letto in anticipo le sue mosse", spiega Sandrino. Mazzola ruba così palla a Santamaria e buca Vicente per la terza volta. Ora è davvero finita, ora l'Inter può davvero diventare campione. Moratti è portato in trionfo da quel gruppo fantastico che passerà alla storia come la Grande Inter e da un allenatore che si è appena preso la rivincita contro un mondo che non lo aveva compreso.
Mazzola sta cercando per il campo Di Stefano, vuole chiedergli la maglietta, ma viene fermato da un signore un po' rotondetto. È Ferenc Puskàs che gli dice qualcosa che difficilmente avrebbe poi dimenticato: "Ho giocato contro tuo papà, era un grande giocatore e tu questa sera sei stato degno del suo nome". "Mi diede la sua maglietta numero 10 - racconta emozionato Mazzola -, la maglia più importante che io abbia tuttora. Fu la partita più bella di tutta mia vita".
Davide Zanelli
Altre notizie - Vintage
Altre notizie
- 00:59 Prima GdS - Conceiçao ci prova. Il portoghese piace al Diavolo e viole liberarsi dal Porto
- 00:00 Lautaro, che capitano sciagurato!
- 23:52 Parma, Pecchia riscalda l'ambiente: "C'è tanta voglia di affrontare la Serie A"
- 23:38 Costacurta: "I festeggiamenti per il tricolore hanno portato via un po' di concentrazione all'Inter"
- 23:23 L'Inter Women perde nei 15' finali contro la Roma: gli highlights del divertente 4-3 per le giallorosse
- 23:09 videoLecce, punto a Cagliari che vale un pezzo di salvezza: gli highlights
- 22:55 videoScatto salvezza del Verona: 2-1 alla Fiorentina, decisiva una rete di Noslin all'ora di gioco. Gli highlights
- 22:40 Pjanic: "L'Inter è proprio una bella squadra, Juve leggermente inferiore. Calhanoglu con Rodri il migliore al mondo"
- 22:39 Prima Lukaku e poi Bremer, Roma-Juventus finisce 1-1: Champions più vicina per Allegri
- 22:24 videoEmpoli e Frosinone non si fanno male: piccolo passo in avanti verso la salvezza. Gli highlights
- 22:12 Milan, Pioli: "Troppi gol subiti per vincere il campionato. Le proteste? I tifosi vanno rispettati"
- 21:58 Agustina: "Lautaro è un marito troppo ordinato, deve essere tutto perfetto e allineato. Io interista? Certo..."
- 21:44 Lautaro: "Scudetto contro il Milan? Siamo entrati nella storia. Ora voglio la Champions e il rinnovo con l'Inter"
- 21:30 Genoa, Gilardino: "L'Inter ha fatto qualcosa di straordinario, come il lavoro di Pioli in questi anni"
- 21:16 Behrami consiglia l'Inter: "Sulla fascia vedrei bene Tiago Santos, somiglia a Cancelo. Buongiorno già pronto"
- 21:01 AS - Inter e Liverpool, duello sul mercato: nel mirino c'è il fantasista del Las Palmas Moleiro
- 20:48 Juve, Giuntoli: "Voglio dire che per noi juventini è sempre un piacere ricordare il 5 maggio"
- 20:33 Condò: "Inter poco motivata ieri, altrimenti non si spiega questo risultato"
- 20:20 Caso Covisoc, Gravina: "Mai sentito nulla sul progetto del Ministero fino a venerdì". La replica di Abodi
- 20:05 Partita pazza a San Siro: 3-3 tra Milan e Genoa. La Curva Sud abbandona San Siro al minuto 77 in segno di protesta
- 19:51 Samp, Esposito: "Oggi ho segnato il gol più importante. Lo dedico ad Eriksson e ai tifosi"
- 19:37 Empoli, Nicola: "L'Inter ha vinto il campionato ma non è facile da affrontare per nessuno"
- 19:22 Casini: "Avere un posto in più in Champions è positivo. La Serie A vuole più autonomia"
- 19:08 Salernitana, Colantuono: "Dopo l'Inter, l'Atalanta è la squadra più forte del campionato"
- 18:53 Nuova Covisoc, nota del Ministero dello Sport: "Gravina era al corrente del lavoro svolto"
- 18:39 Curva Sud Milano all'attacco: "Le m**de dell'Inter festeggiano lo Scudetto nel derby e i dirigenti..."
- 18:25 Pirlo si gode il ritorno di Esposito: "Ha grandissima qualità. Le partite te le fanno vincere gli uomini così"
- 18:10 Genoa, Gilardino: "L'Inter fa campionato a parte, il Milan ha numeri strepitosi"
- 17:56 Di Francesco: "L'Inter troverà un Frosinone agguerrito. Il loro ko col Sassuolo? Pensiamo a noi"
- 17:41 Esposito show, l'attaccante nerazzurro regala i playoff alla sua Sampdoria: Reggiana ko
- 17:27 Primavera 1, il Bologna supera 3-2 l'Atalanta e regala all'Inter le Final Four Scudetto
- 17:13 Spettatore speciale sugli spalti del Castellani: Asllani ritrova gli ex compagni e osserva da vicino il Frosinone
- 16:59 Colpo di coda del Verona, 2-1 alla Fiorentina. Finisce senza reti tra Empoli e Frosinone
- 16:44 Frosinone, in vista della sfida contro l'Inter Di Francesco perderà Barrenechea per squalifica
- 16:30 Il Sassuolo batte l'Inter, Ranieri non fa drammi: "Non sono stupito da questo risultato, ci sono squadre..."
- 16:15 FcIN - Dopo Sassuolo, due giorni e mezzo di libertà: da martedì si penserà al Frosinone
- 16:01 Matri: "Oggi a Zielinski preferisco Frattesi. Inter pronta per la prossima Champions"
- 15:47 Montolivo: "Marotta garanzia, l'Inter può fare mercato con serenità. E se Lautaro va via..."
- 15:31 Parolo: "L'Inter ora deve puntare alla Champions, è competitiva per farlo. Lautaro, è così complicato il rinnovo?"
- 15:16 La Roma Primavera non vince, Mannini: "Guardiamo al massimo, dispiace non aver accorciato sull'Inter"
- 15:01 videoAlcione promosso in Serie C: l'ex presidente Pellegrini premiato all'Arena
- 14:46 Inter Women, l'orgoglio non basta: la Roma campione d'Italia ribalta le nerazzurre e vince 4-3 negli ultimi 15'
- 14:32 Corsa salvezza, Cagliari e Lecce si dividono la posta in palio: Mina e Krstovic firmano l'1-1 all'Unipol Domus
- 14:17 La posizione di Laurienté, le intuizioni di Asllani, le giuste distanze dei reparti del Sassuolo: le chiavi della partita
- 14:03 SM - Sanchez saluta, Arnautovic difficile da piazzare. Sacrificio Inter per Gudmundsson? C'è un indiziato in pole
- 13:48 videoDjuric risponde per due volte a Immobile e Vecino: gli highlights del 2-2 tra Monza e Lazio
- 13:34 Pavard a Sportitalia: "È vero che siamo già campioni, ma avremmo voluto vincere. Ora testa alle prossime tre"
- 13:19 Taarabt critica il Milan: "Il gioco si legge troppo presto. E poi la rosa è corta: l'Inter è un altro mondo"
- 13:04 videoTorino e Bologna non si fanno male e non vanno oltre lo 0-0: gli highlights
- 12:49 Corsera - Covisoc 'depotenziata': la FIGC convoca un vertice d'urgenza, i presidenti dei club in agitazione
- 12:35 Repubblica - Inzaghi dà ragione a Capello. Ma la stagione resta eccezionale
- 12:20 'Premio Gentleman Fair Play', giovedì 16 maggio la premiazione: anche Lautaro tra i 10 candidati
- 12:05 Poule scudetto, l'Inter Women fa visita alle campionesse d'Italia della Roma: le formazioni ufficiali
- 11:50 Corsera - Inter, overdose di felicità e brutta figura con il Sassuolo: Inzaghi saluta il traguardo dei 100 punti
- 11:36 GdS - Da Matkovic a Ilenikhena: l'Inter pensa ai baby bomber. La cifra che serve per strappare il 'nuovo Mandzukic'
- 11:21 videoL'Inter cade (di nuovo) contro il Sassuolo: Laurienté firma l'1-0. Gli highlights
- 11:07 Gol e assist per Taremi, gli elogi di Conceicao: "Professionista esemplare, sarebbe stupido non farlo giocare"
- 10:52 TS - Chivu idea dell'Ajax: il suo sostituto nella Primavera dell'Inter può essere Francesco Baldini
- 10:37 Pagelle TS - Solo quattro sufficienze: Dumfries bocciato con un 4,5
- 10:22 TS - Appagamento da seconda stella: l'Inter cade in casa del Sassuolo e interrompe la striscia di gol
- 10:07 CdS - Buongiorno, il Torino fa leva sulla Premier e alza ulteriormente il prezzo
- 09:52 Pagelle CdS - Appena tre sufficienze: spicca il 6,5 a Cuadrado
- 09:38 CdS - Inter svogliata e con le scorie dei festeggiamenti: Dumfries l'emblema
- 09:24 Cairo ora nicchia: "Buongiorno? Se rimarrà, sarò felicissimo"
- 09:10 GdS - L'Inter si ferma ancora davanti al Sassuolo: ko dopo 28 partite
- 08:57 GdS - Oggi è già domani: Inzaghi si proietta alla prossima stagione e rivela le esigenze di mercato. Parole tattiche sull'attacco
- 08:42 Pagelle GdS - Bastoni il migliore, Dumfries sciagurato, Buchanan e Cuadrado ci provano
- 08:29 Moviola GdS - Gol annullato a Lautaro: il motivo del lungo check
- 08:15 GdS - Il Sassuolo è la kryptonite della super Inter. Partita onesta dei nerazzurri, però...
- 08:00 L'antropomorfismo dell'Inter che salva il Sassuolo e richiama l'attenzione di Marotta. Ma vale la pena ricordare che...