Il 2019 dell'Inter si è chiuso con un meraviglioso ossimoro, l'egoismo di gruppo (copyright di Mauro Berruto), che dal 31 maggio, data di insediamento di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra, è diventato il pane quotidiano con cui si nutre un ambiente che per anni ha fatto dipendere il suo destino dalla pazzia o si è fatto trascinare (su e giù) da unico giocatore eletto a capitano per la sorpassata credenza che chi segna ha sempre ragione.
In questi due termini palesemente antitetici, il tecnico pugliese ha saputo trovare la sintesi giusta per dare all'Inter una fisionomia di squadra 'regolare e forte' che a due giornate dalla fine del girone d'andata è riuscita a tenere il passo della Juve, campione d'Italia pluridecorata negli ultimi otto anni. Il suo metodo - già applicato nelle esperienze in bianconero, al Chelsea e con l'Italia - è universalmente valido e non deve per forza far leva sul senso di appartenenza a un determinato club o Nazionale, ma si fonda su un concetto che mette al centro del villaggio il collettivo in un contesto di duro lavoro. Ogni individuo che ne fa parte decide che sia saggio mettere un pezzettino del proprio sogno di gloria nelle mani dei compagni, accettando l'idea che solo in questo modo si possa ribaltare il pronostico e smentire l’opinione degli 'esperti'. Il famoso 1% di possibilità di vittoria di cui parlava Conte nella sua conferenza di presentazione affonda le radici in questo discorso: se esiste anche una minima chance di arrivare davanti a tutti a fine stagione è perché il leader del gruppo (in questo caso il coach) mette in chiaro da subito ai propri giocatori che la somma dei valori della rosa può valere più del totale in determinate condizioni. L'esempio più pratico è andato in scena nell'ultima gara dell'anno contro il Genoa, poco prima del 19' del secondo tempo: Romelu Lukaku, rigorista designato, spinto anche dal pubblico (altro elemento che concorre al successo quando fa tifo sano), ha ritenuto fosse meglio rinunciare a un po' del suo ego facendo un regalo al suo compagno, il giovane Sebastiano Esposito, all'esordio dal 1' e in cerca di consensi all'inizio di una carriera in cui ha già battuto ogni record di precocità. Il tiro dagli undici metri che è andato a bersaglio è stata la naturale conseguenza di un'energia positiva generata da tre componenti - tifosi, giocatori e allenatore - che si sono fuse creando il clima più adatto per esprimere se stesse al massimo e oltre il loro potenziale.
Quarantadue punti in diciassette giornate in Serie A e gli applausi dopo un'eliminazione dolorosa dalla Champions sono il frutto di uno sforzo profuso da tutto l'ambiente che è andato oltre i guai contingenti allontanando lo scomodo peso di un passato recente che a un certo punto della storia trasforma i sostenitori in cassandre: "Se qualcuno mi avesse pronosticato a inizio stagione i 42 punti, avrei avuto difficoltà a dire che li avremmo fatti per la difficoltà del campionato – ha ammesso candidamente Conte, il primo a credere alle imprese impossibili pur conservando la componente di meraviglia per esaltarle -. Ma li abbiamo raggiunti con problematiche importanti che non vanno dimenticate; faccio i complimenti ai ragazzi perché nelle problematiche siamo cresciuti, alcuni si sono responsabilizzati ancora di più e alzato il loro livello e io ho sempre detto che bisogna crescere per alzare il livello. Questa crescita è avvenuta col lavoro, e questo lavoro ci porta ai risultati di oggi e a un percorso importante. Se però siamo qui a parlare di 42 punti è perché per noi c'è stato un miglioramento a livello di valori umani".
E' ancora presto per pronosticare se Handanovic e compagni si cuciranno lo scudetto sul petto a maggio (lo sloveno, senza nominare la parola tabù, ha parlato di 'work in progress'), ma è già tempo di affermare senza possibilità di smentita che sulla pelle i giocatori si sono tatuati la cultura del lavoro, la professionalità e la serietà nei comportamenti. Base indispensabile per lasciare una traccia che non è per forza la vittoria, per molti l'unico approdo finale spesso confuso con il risultato. Per un'analisi completa occorre considerare le aspettative estive rapportandole all'epilogo della stagione. Inutile dividere il mondo tra trionfo e fallimento, in mezzo ci sono mille sfumature. Per questo, Conte a ogni occasione sottolinea l'importanza del percorso senza mai indicare quale sarà il traguardo. O meglio, da manager esperto nella corsa a tappe, sottolinea gli step intermedi per arrivarci. Ecco perché la sosta natalizia è benedetta e il mercato di gennaio una seria opportunità per spostare i propri limiti sempre più in avanti. Con un Arturo Vidal in più, che in Catalogna pare non sentirsi valorizzato a dovere in una rosa di straordinari solisti, il messaggio dell'egoismo di gruppo verrebbe amplificato. E non potrebbe che essere così per un giocatore che rinuncia alla possibilità di vincere la Champions per ricongiungersi a Conte e dimostrare che uno vale più di uno, se decide di sacrificare parte di se stesso pur di raggiungere un Bene superiore.
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 12:56 Ordine pubblico, bilancio positivo: nessun incidente e solo 40 malori non gravi
- 12:43 Ligabue: "Non siamo così abituati a vincere scudetti con un calcio così bello. Farlo così è un piacere"
- 12:35 Asllani: "Mi fa male la testa, però che felicità. Quante botte da Frattesi e Arnautovic"
- 12:21 Rabiot: "Conoscevo Thuram, ma quanto fatto all'Inter mi ha davvero sorpreso molto"
- 12:13 Tchouameni: "Thuram ha ottime qualità tecniche. Bravo anche nel dialogare coi compagni"
- 12:08 Ausilio a RAI Sport: "Devo tutto a Moratti ma Zhang è fantastico. Dalla finale Champions un'Inter migliore"
- 12:00 TIFOSI ASSURDI, è stata una FESTA INDIMENTICABILE: l'INTER di INZAGHI è nella STORIA!
- 11:55 Marotta alla RAI: "Inzaghi artefice della serata di festa. Lautaro capitano all'antica"
- 11:45 Pagelle TS - Pavard col pilota automatico. Bastoni da 6, ma che errore. Quando accelera Mkhitaryan...
- 11:38 Djorkaeff sicuro: "Thuram si ritaglierà un posto speciale nel cuore degli interisti"
- 11:30 GdS - Inter di oggi e di ieri: Inzaghi è incasellabile. Dimarco come Facchetti, Calha alla Suarez. E per Thuram...
- 11:25 Thuram: "La nove dell'Inter una mia scelta. Anche mio padre era convinto potessi fare la prima punta"
- 11:16 Pellegrini: "Forti, solide, all'attacco: poche differenze tra questa Inter e la mia. Trap unico, ma Inzaghi..."
- 11:10 Darmian: "La gioia più grande da calciatore. Inzaghi con le sue idee ha fatto crescere tutti". poi l'aneddoto sugli AC/DC
- 11:02 Pagelle CdS - Barella e Mkhitaryan da 7. Anche Lautaro è da 6,5
- 10:56 Moratti: "Diciannove sul campo? Chi era davanti ha truffato, sono venti. Inzaghi ha fatto un miracolo su sé stesso"
- 10:48 TS - Festa Inter, il Torino fa da comparsa: nerazzurri compassati per un tempo, eppure...
- 10:40 Due giorni di meritato riposo per i Campioni d'Italia. Appuntamento ad Appiano mercoledì
- 10:34 CdS - Ferrieri Caputi da 6,5. Giusto il rosso a Tameze: ci sono i criteri per il Dogso
- 10:25 Darmian: "Orgogliosi ed emozionati dalla festa. A Inzaghi vogliamo bene perché..."
- 10:16 Dimarco: "Mai visto una roba del genere, Milano è nerazzurra. Questa maglia va trattata in modo speciale"
- 10:06 CdS - Sanchez non si trattiene e "chiama" i cambi: Inzaghi lo accontenta
- 09:52 Pagelle GdS - Calhanoglu come Matthaus. Barella mai sotto ritmo
- 09:38 Casini: "Striscione Dumfries un gesto che fa danno. Calendari? Abbiamo già gli incubi"
- 09:24 Sacchi: "Ciclo Inter all'inizio? Occhio alle trappole: ecco cosa serve adesso. E l'eliminazione in Champions..."
- 09:10 Steven Zhang, festa a distanza sui social: "Grazie a tutti"
- 08:56 GdS - Lautaro ringrazia tutti e insegue ancora i suoi record. E quella clausola da 111 milioni ora...
- 08:42 GdS - Zirkzee, servono 60 milioni. Ecco come l'Inter proverà ad arrivarci
- 08:28 GdS - Inzaghi-Inter fino al 2027, poi Lautaro e Barella: c'è una deadline per chiudere
- 08:14 GdS - Inter, festa per 300mila. Ma Dumfries è da rosso: indagine aperta, l'esito è scritto
- 08:00 Il climax dell'empatia e la targa del simbolo nella festiva domenica della luce tricolore
- 01:03 Prima pagina GdS - Ondata Inter, in 300mila per le due stelle. Inchiesta su Dumfries
- 01:00 videoI tifosi cantano 'Se giocava Leao', ma dalla terrazza arriva lo stop
- 00:55 Ausilio a SM: "La squadra si fa con due giocatori per ruolo. Gudmundsson e Zirkzee? Operazioni difficili"
- 00:47 Marotta a SM: "In testa ho già il numero 21, quello del prossimo Scudetto. Poi abbiamo tanti obiettivi"
- 00:42 Prima pagina CdS - Inter, è lì la festa. Striscione su Theo, bufera Dumfries
- 00:39 videoParola ai portieri: dopo Sommer, il saluto di Audero
- 00:37 videoBastoni esalta gli interisti e manda un messaggio a Moscardelli
- 00:34 Prima pagina TS - Delirio Inter (con caso Dumfries). Toro ridotto a comparsa, rosso ingiusto
- 00:31 videoInzaghi ai tifosi: "Abbracciatevi, ve lo siete meritato"
- 00:27 De Vrij: "Allo Scudetto ci abbiamo creduto sin dall'inizio. Inzaghi è una grande persona"
- 00:19 videoI tifosi acclamano Beppe Marotta: "Salta con noi!"
- 00:14 L'oceano di tifo, il delirio in Piazza Duomo, lo show di Barella e Dimarco: FOTO E VIDEO dalla parata scudetto
- 00:00 Ho fatto un sogno che sembra vero
- 23:54 video'Chi non salta bianconero è', e Cuadrado non se lo fa ripetere!
- 22:53 Ausilio a DAZN: "Thuram mi ha sorpreso nei tempi. Zirkzee? Abbiamo già quattro attaccanti"
- 22:39 Ausilio: "Presi Taremi e Zielinski, ora un attimo di riflessione. Bento? Non escludo la conferma di Audero"
- 22:30 Bandiera interista sul palazzo comunale: nel Padovano scoppia la polemica tra il sindaco e il parroco juventino
- 22:16 videoZaccagni colpisce con il gol dell'ex: la Lazio s'impone di misura sul Verona. Gli highlights
- 22:02 Sassuolo, Ballardini perde Tressoldi per la gara con l'Inter: ammonito, era in diffida
- 21:51 Parolo racconta l'aneddoto scaramantico su Inzaghi: "Finalmente posso cambiare camicia"
- 21:44 Antonello a Inter TV: "L'Inter è famiglia. La Champions del 2018 il nostro momento di svolta"
- 21:35 Marotta a Inter TV: "Quando ho pensato di vincere lo Scudetto? Dopo aver battuto la Juve"
- 21:34 Inter unica in Europa: più clean sheet che reti subite in campionato
- 21:21 Marotta: "Questo Scudetto farà parte delle pagine più belle della mia vita. Vogliamo confermare tutti"
- 21:20 Antonello: "Il futuro dell'Inter è solido, Inzaghi grande persona con intelligenza sopra la media. Stadio? Lavoriamo su più fronti"
- 21:06 Brest show, l'Europa è in cassaforte. Ancora un gol di Satriano
- 20:58 videoL'arrivo dei pullman in Viale della Liberazione: Arnautovic e Acerbi scatenati
- 20:53 videoJuve e Milan impattano sullo 0-0: gli highlights della sfida dello Stadium
- 20:39 GdS - L'Inter made in Italy voluta da Marotta: solo uno dei sei nerazzurri potrebbe rischiare l'Europeo
- 20:24 videoSotto la sede dell'Inter monta l'entusiasmo: parola ai tifosi
- 20:10 Altalena di emozioni al Maradona: tra rimonte e sorpassi, Roma-Napoli finisce 2-2. Ok l'Atalanta contro l'Empoli
- 19:56 Zhang festeggia lo Scudetto, l'esultanza del presidente sui social: "Oggi più che mai"
- 19:42 Caressa: "Marotta ha sempre evidenziato l'importanza del senso d'appartenenza per arrivare a grandi traguardi"
- 19:28 videoAll'Inter basta doppio Calhanoglu battuto 2-0 un Torino in dieci: gli highlights
- 19:14 FOTO - Anche Cuadrado esulta per lo Scudetto, sui social sfoggia occhiali a forma di stella
- 19:00 Bergomi: "Scudetto? Ora diamo tutto per scontato come gli 89 punti in classifica, ma non è così"
- 18:46 videoDumfries sul bus con la maschera di Inzaghi: la reazione del tecnico
- 18:32 videoInter-Torino, Calhanoglu dal dischetto dopo la 'benedizione' di Lautaro
- 18:18 Bologna, Thiago Motta: "Abbiamo pareggiato pur non essendo stati perfetti, guardiamo avanti"