C'è una curiosa narrativa nel mondo Inter che mi lascia spesso interdetto. E ruota tutto attorno alla figura di Steven Zhang. Tra qualche settimana finalmente si conoscerà il suo futuro alla guida del club nerazzurro, anche se la strada sembra essere tracciata ad un proseguo insieme. Se il futuro resta ignoto, ciò che possiamo commentare e analizzare sono il passato e il presente dell'Inter.

L'era Zhang è stata caratterizzata da diverse difficoltà economiche e finanziarie evidenti, dettate però anche da una pandemia mondiale che ha coinvolto l'intero pianeta. Questo è un aspetto che in tanti dimenticano di citare quando si parla di Zhang e dell'Inter. Quando Suning ha deciso di acquistare l'Inter lo ha fatto in un momento che molti definiscono come la "Banter Era" nerazzurra. Lontani dalle posizioni di vertice, per diversi anni fuori dalla Champions League e qualche volta anche dall'Europa League. Nella stagione migliore si arrivava agli ottavi di Europa League e tutto veniva celebrato quasi come un successo.

Steven Zhang è arrivato alla presidenza dell'Inter come imprenditore, ma negli anni è diventato anche un presidente tifoso. Con unico obiettivo: riportare l'Inter dove merita di stare. Al top in Italia e al top in Europa. A distanza di anni ci è riuscito, nonostante una grande fetta di tifo nerazzurro che ha sempre invocato il suo addio. Qualcuno ancora lo continua a fare.

L'Inter domina in Serie A, è tra le squadre più forti d'Europa e quindi anche del mondo. Il futuro è ignoto, incerto, ma tutto sembra essere roseo. I ricavi commerciali crescono, il brand nerazzurro ha acquisito visibilità nel mondo ed è diventato appetibile per importanti sponsor ora disposti anche a mettere sul piatto 30 milioni di euro (più bonus) all'anno per legarsi al club. 

I complimenti sono di tutti. A partire da Simone Inzaghi che con il gioco espresso dalla sua squadra ha permesso all'Inter di essere sulla bocca di tutto il mondo. Elogi doverosi anche a Marotta, Ausilio, Baccin, Zanetti, Antonello e tutto il management che lavora dietro le quinte. Gli applausi però non vanno rivolti solo a loro, ogni interista deve ringraziare Steven Zhang per aver scelto questi uomini e per aver capito un concetto fondamentale: dietro una grande squadra, c'è sempre una grande società.

C'è chi invoca il suo addio per accogliere sceicchi arabi o fondi americani o sauditi. Con la certezza di cosa? Che le cose migliorino? E chi lo assicura? Steven Zhang ha preso una vecchia 500 Fiat e l'ha fatta diventare una Ferrari. Qualche giorno fa Moratti, tornato ad Appiano dopo 10 anni, ha detto: "L'ho sentito prima che partisse ed era soddisfatto. E' un ragazzo pieno di entusiasmo e speranza, sono contento che sia stato premiato". Se lo dice Massimo...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 04 marzo 2024 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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