L'Inter vince dentro e fuori dal campo. Lo fa anche senza Barella e Calhanoglu squalificati. La Juve frena. Dentro e fuori dal campo. Qualcuno ha cercato di preparare il terreno e si augurava un weekend calcistico che doveva proiettare la Juventus a +4 sull'Inter, prima della trasferta di Firenze e prima della settimana del Derby d'Italia. 

Ci ha provato in primis Massimiliano Allegri. Anche se il tentativo dell'allenatore della Juventus di creare pressione all'ambiente nerazzurro, di alimentare polemiche inutili e di allontanare qualsiasi discorso dal campo e da quello che il rettangolo verde di gioco ha detto fin qui, risale già a due settimane fa. Prima ci ha "elegantemente" definiti "ladri" alla "lontana", poi ci ha paragonato al Djokovic perdente con Sinner nella semifinale degli Australian Open, per non farsi mancare nulla ci ha anche definiti "permalosi".

Dall'altra parte però c'è un muro. Che si chiama Sommer. Che si chiama Pavard. Che si chiama Lautaro. Che si chiama Inzaghi. Che si chiama Inter. Nessuna risposta ai microfoni, le risposte arrivano solo tramite il campo. Come? Supercoppa vinta in Arabia. Vittoria sul campo ostico della Fiorentina. Tutto questo mentre la Juventus, con una sola partita alla settimana da preparare, si fa cogliere di sorpresa in casa dall'Empoli. 

Il ladro permaloso Djokovic scappa che è una meraviglia. La classifica dice Inter 54, Juventus 53 con una partita in più rispetto ai nerazzurri. Domenica sera a San Siro ci aspetta una finale. Non di ippica, non di tennis, ma di calcio. Noi siamo prontissimi! 

Sezione: Editoriale / Data: Lun 29 gennaio 2024 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
vedi letture
Print