L’Inter esce dalla Champions League nel modo più amaro possibile, ai calci di rigore. Dopo una partita tiratissima al Civitas Metropolitano, ecco che ad avere la meglio e a qualificarsi, sono i padroni di casa del Cholo Diego Pablo Simeone. A caldo, anzi a caldissimo, non è nemmeno semplicissimo fare un’analisi precisa della partita. Si leggerà a testa alta e questo sicuramente è vero. Ma la verità è che rimpianti e recriminazioni resteranno a lungo in casa nerazzurra.

Dopo aver vinto la gara di andata e aver trovato il momentaneo 1-0 con Dimarco tutto era incanalato in positivo per gli ormai ex vice campioni d’Europa. In realtà il gol immediato del pareggio di Griezmann è stato una doccia gelida, per non parlare del 2-1 di Depay, che comunque poco prima aveva colto il palo. Se poi Riquelme non avesse sbagliato incredibilmente il gol del 3-1, Lautaro e compagni sarebbero stati eliminati nei 90’ minuti regolamentari.

È vero pure che l’Inter ha avuto le sue occasioni – e quella di Marcus Thuram è stata semplicemente clamorosa – ma credo pure che i Colchoneros abbiano meritato di fatto la qualificazione. Mi sembra anche che la gara, se non tutta almeno in parte, sia stata giocata non con la solita sicurezza e sfrontatezza, ma con la volontà – sicuramente nell’ultimo quarto d’ora finale – di portare a casa l’1-1. Di non perdere insomma. E in Europa non te lo puoi permettere.

Peccato. Soprattutto perché l’Atletì l’ha ribaltata anche grazie ai cambi, mentre quelli nerazzurri non hanno ottenuto l’esito sperato. La prima sconfitta del 2024, dopo 12 vittorie consecutive, costa carissimo a Lautaro e compagni. Che quanto successo serva di lezione. Che ora si vinca il primo possibile un campionato strameritato. E che nella prossima annata europea si punti ad arrivare il più lontano possibile, imparando, tutti insieme, dalla sconfitta del Civitas Metropolitano.

Il fatto poi che l'Inter - e gli interisti - non fossero più abituati a perdere la dice lunghissima sulla realtà odierna dei nerazzurri

.

Sezione: Editoriale / Data: Gio 14 marzo 2024 alle 00:13
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print