Daniele De Rossi l’altro giorno ha detto due verità. La prima è che la sua Roma ha vinto tre partite su tre contro squadre più deboli dei giallorossi. E la seconda è che l’Inter di Simone Inzaghi gioca il calcio più bello d’Italia. Dichiarazioni, quelle dell’ex campione del mondo a Germania 2006, che potrebbero sembrare scontate, quasi banali. Ma che in realtà non lo sono.

Il motivo è semplicissimo: non ha voluto esaltare troppo - come molti suoi colleghi e la stessa piazza romana - i suoi calciatori che sostanzialmente hanno fatto solo il proprio lavoro nelle gare appena disputate. E ha detto quello che sull’Inter tutti pensano, ma in pochi dicono. I nerazzurri giocano bene, eccome. Osservandoli in campo, speso e volentieri, mi verrebbe da dire: that’s football! Che poi in molti provino ad avvelenare le acque con giudizi inopportuni e rosicate da tifosi col microfono è un altro discorso.

Chi pensa che l’Inter sia prima in classifica per presunti favori arbitrali, sbaglia di grosso. E si torna al punto della fede calcistica che offusca le menti. Idem se si parla di Marotta League. Tutte cazzate. Gli schemi, il gioco, la resistenza fisica del team dipende da Inzaghi, dal suo staff o da quei calciatori scelti con raziocinio e intelligenza nel corso del tempo. E i risultati si vedono.

All’Olimpico non sarà semplice. Ma se può essere dura per l’Inter, figuriamoci per la Roma. Credo sia una partita da tripla. Ma i tifosi nerazzurri, a differenza di quasi tutti gli altri in Italia, possono sperare di vedere un’affermazione dei propri idoli, dopo una prestazione più che godibile. La parola al verde.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 09 febbraio 2024 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print