"Seconda stella a destra, questo è il cammino... e poi dritto fino al mattino". Così cantava Edoardo Bennato. Quella strada, diceva, l'avremmo trovata da soli. E quella strada l'Inter di Simone Inzaghi sembra averla tracciata dal primo minuto di questo campionato. 

Questa partita era segnata in rosso sul calendario da quando è stato sorteggiato. "Siete delle me**e tanto arrivate sesti", disse Allegri dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia nella passata stagione. Già aveva oltrepassato il limite, quest'anno poi ha fatto peggio. Prima definendoci in maniera larga dei "ladri", poi dandoci dei permalosi e poi paragonando la sua Juve a Sinner e la nemica Inter a Djokovic, dopo il successo del tennista azzurro agli Australian Open contro il serbo. Senza dimenticare il mantra ripetuto di conferenza in conferenza dell'obiettivo 4° posto con il monte ingaggi più alto della Serie A.

Il resto della truppa, tra carta stampata e salotti televisivi, ha cercato di appoggiarlo. Distorcendo la realtà. Parlando solo di episodi di moviola "controversi", dimenticando i numeri e cosa il campo ha sempre detto. Cioè che l'Inter è la squadra più forte d'Italia e tra le squadri più forti d'Europa. Qualcuno ha cercato di preparare un terreno scomodo nel periodo di avvicinamento a questo big match, non capendo di ottenere solo l'effetto contrario, caricando Lautaro e compagni.

Questo è calcio. Non è ippica e neppure tennis. Questo è calcio. I nostri rispondono con la palla tra i piedi a tutte le chiacchiere e lo stanno facendo da inizio stagione in un modo incredibile. Bravi tutti, bravo Inzaghi, brava la società nell'aver creato una macchina perfetta! Manca ancora tanta strada, ma la direzione è quella giusta! FORZA INTER!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 05 febbraio 2024 alle 00:00
Autore: Raffaele Caruso
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