Ci siamo. Ecco la partita che è più di una partita. È la sfida tra due mondi, due modi di essere, due pezzi di storia d'Italia, non solo calcistica. È Inter-Juventus, bellezza. Si chiama derby d'Italia, termine coniato dal grande Gianni Brera. Su cosa abbia veramente spinto Brera a tale definizione, vi è ancora dibattito. Dal 2006 non si può addurre, come spiegazione, la sfida tra le uniche due squadre non retrocesse, primato che da tredici anni, in Italia spetta solo ai nerazzurri. C'entra sicuramente il fatto che Inter e Juve vantino il maggior numero di tifosi sparsi per lo Stivale, c'entra la grande rivalità tipica di un derby, anche se in città e regioni diverse.
È quindi derby d'Italia. Per molti interisti, compreso l'ex presidente, ma sempre presente Massimo Moratti, vale più della sfida con il Milan. Al netto degli interessi di classifica, contro i rossoneri la vittoria è propedeutica allo sfottò al bar, a scuola o sul posto di lavoro il giorno dopo. Vincere la stracittadina a Milano è la goduria di poter sbandierare la superiorità al dirimpettaio cittadino sino al derby che verrà. Vincere con la Juve, assume invece connotati molteplici. Diciamolo, anche con una buona dose di retorica, l'interista medio pensa che i tre punti con i bianconeri cancellino per una notte ingiustizie e soprusi arbitrali, si è convinti che il bene sconfigga il male. Si gioca questa sera al Meazza di fronte a più di 70 mila spettatori. Loro arrivano nel Tempio freschi dell'ottavo scudetto consecutivo, impresa sportiva che i tifosi juventini piazzati nel settore ospiti ricorderanno a più riprese al resto dello stadio. Ma arrivano anche freschi della eliminazione ai quarti di Champions League, con l'Ajax abbiamo assistito all'ennesimo tentativo fallito di prendersi quella Coppa e allora, in questo caso, immaginiamo lo spettacolo che allestirà la Curva Nord nerazzurra per ricordare l'evento. Evviva, da entrambe parti, il sano sfottò, alla faccia dell'ipocrisia molto italica dove tutti dovrebbero tifare per tutti.
Inter-Juve mantiene il suo gusto antico nonostante, con gli anni, alcuni ingredienti della grande sfida siano stati modificati. In casa nerazzurra non c'è più al comando un Moratti, mentre alla Juve c'è ancora un Agnelli. Sono ora i cinesi a fronteggiare la famiglia sabauda che garantisce alla Juventus continuità, forza finanziaria e senso di appartenenza. Ma poi è proprio un Agnelli che rompe le tradizioni sognando la super Champions che affosserebbe i campionati nazionali, avallando peraltro, per la prossima stagione, una maglia che non avrà le tradizionali strisce bianco e nere e ricorderà, molto, il palio di Siena. Contraddizioni del cosiddetto calcio moderno.
Al di là di cosa significhi da sempre Inter-Juventus, c'è da sottolineare come sia importante la partita odierna per la classifica dei nerazzurri. In caso di successo, l'Inter avrebbe un piede e trequarti in Champions League. In caso di sconfitta, invece, potrebbe ricrearsi un pericoloso mischione con quattro partire ancora da disputare. Le ultime prestazioni della squadra guidata da Luciano Spalletti hanno un senso, i nerazzurri “fanno” quasi sempre la partita, ma, a parte la trasferta di Frosinone, rimane la difficoltà nel buttarla dentro e così non si è andati oltre il pari nelle gare interne con Atalanta e Roma. Praticamente due match- ball mancati.
Sbaglia chi pensa che questa sera l'Inter avrà vita facile perché di fronte ci sarà una Juventus priva della necessità di fare risultato. Lo scudetto conquistato la scorsa settimana con la Fiorentina li rende più leggeri, la botta presa in Champions rimane, ma otto campionati consecutivi non si vincono per caso e proprio nella casa del “nemico” vorranno ribadire la loro superiorità. I tanti punti di distacco, diciamo tanti per non avvilirci oltre modo, però non si sono visti negli ultimi due incontri disputati, anche se dobbiamo registrare due sconfitte. La sfida del girone di ritorno nella scorsa stagione al Meazza, fu disputata in maniera quasi epica dall'Inter, capace, in 10 uomini per l'assurda mancata espulsione di Pjanic dopo quella di Vecino, di essere in vantaggio sino a una manciata di minuti dal termine. Poi, il naturale crollo dopo tanto sforzo e discutibili cambi decisi dal tecnico, fecero gioire i bianconeri che rischiarono veramente di perdere quello scudetto a favore del Napoli di Sarri. Quest'anno, girone di andata, altra grande prova nerazzurra nel primo tempo giocato all'Allianz Stadium, ma un palo di Gagliardini e la solita concretezza dell'avversario, hanno decretato un 1-0 per la Juve difficile da accettare. Però il campo ha detto che si può fare. E questa sera si deve fare, con dedica a Giacinto Facchetti.
Lautaro o Icardi? Icardi o Lautaro? Sino alla fine del campionato sarà tormentone. Però Mauro quando vede Juve, segna spesso e volentieri. Chissà...
Altre notizie - Editoriale
Altre notizie
- 18:03 Audero riconoscente con i tifosi: "Grazie a tutti quelli che hanno condiviso con noi la loro felicità"
- 17:51 Striscione Theo Hernandez, le scuse di Dumfries: "Errore di giudizio da parte mia, una cosa per nulla intelligente"
- 17:37 UFFICIALE - Comunicati gli orari della 36esima giornata di Serie A. Frosinone-Inter si giocherà venerdì 10 maggio
- 17:35 Deschamps: "A Thuram piace giocare da nove. Ha raggiunto livelli che richiedono alte pretese"
- 17:25 Sensi, lettera a cuore aperto ai tifosi interisti: "Mi avete sempre dato la forza. Siete parte del mio cuore"
- 17:15 Antonello: "Rifinanziamento? Siamo sereni, si risolverà. Capitolo stadio, portiamo avanti l'idea Rozzano ma su San Siro..."
- 17:05 Bonolis: "Inzaghi uomo simbolo di questa Inter. Lautaro ha la caratteristica del capitano. E su Marotta e Ausilio..."
- 16:55 Una mucca tinta di nerazzurro sfila in Viale della Liberazione: denuncia da parte dell'OIPA
- 16:45 Striscione con Theo Hernandez al guinzaglio, ufficiale: la procura FIGC ha aperto un fascicolo su Dumfries
- 16:35 Gilles Bibé, lo 'scopritore' di Thuram: "All'inizio giocava difensore, proprio come il padre"
- 16:25 Lo Scudetto nerazzurro diventa uno slogan per le elezioni europee: i curiosi volantini per Sardone (Lega)
- 16:15 Milano inondata di nerazzurro, Darmian: "Quanto sei bella". Poi arriva l'elogio di Zanetti: "Esempio"
- 16:05 Benji sempre più interista: "Una festa che non dimenticherò mai". Poi cita uno dei cori più celebri
- 15:55 Calvarese: "Tameze, era giusto il giallo: intervento Var non si spiega"
- 15:45 Finale Champions a San Siro, Marchetti apre: "Buone possibilità, è un'icona del calcio internazionale"
- 15:35 Bordon: "Sommer come me? Sì, ci sta. Il calcio di questa Inter ricorda quello di Bersellini"
- 15:25 Salvini pubblica un selfie di Dumfries e commenta: "Onore ai vincitori". Ma sullo sfondo c'è un manifesto propagandistico della Lega
- 15:15 Carlos Augusto non ha dubbi: "Ieri è stato un giorno che passerà alla storia"
- 15:05 Bastoni e la festa per lo Scudetto: "Uno dei giorni più belli della mia vita"
- 14:56 I duelli a tutto campo, il cambio modulo di Juric, le ripartenze letali nerazzurre: l’analisi di Inter-Torino
- 14:49 Asllani: "Questo scudetto per me vale doppio. Se me l’avessero detto da piccolo non ci avrei mai creduto"
- 14:36 Dimarco: "Una città che canta insieme per un giorno intero, ieri abbiamo visto l'interismo"
- 14:28 Ballardini: "Contro l'Inter non voglio un Sassuolo passivo, altrimenti non abbiamo capito nulla"
- 14:20 VIDEO REPORTAGE FcIN - Festa Scudetto, da San Siro a piazza Duomo: le immagini più belle della parata nerazzurra
- 14:06 Frattesi: "Gli interisti sono sempre fantastici, ma non mi aspettavo un delirio così. È stato bellissimo"
- 13:52 videoVox Populi, la gioia degli interisti per lo Scudetto della seconda stella
- 13:43 Antonello a SM: "Sono tifoso dell'Inter, questo momento lo porterò nel cuore. Grande soddisfazione di tutti"
- 13:38 CAN, Tonolini: "Giusto il rosso per Tameze, ci sono tutti i parametri per il DOGSO"
- 13:24 Lautaro innamorato del suo popolo: "Godetevi questo scudetto. Ve lo siete meritato, vi amo"
- 13:10 Darmian: "Siamo cresciuti nel tempo come squadra. Il primo Scudetto lo abbiamo festeggiato col Covid, oggi abbiamo recuperato"
- 12:56 Ordine pubblico, bilancio positivo: nessun incidente e solo 40 malori non gravi
- 12:43 Ligabue: "Non siamo così abituati a vincere scudetti con un calcio così bello. Farlo così è un piacere"
- 12:35 Asllani: "Mi fa male la testa, però che felicità. Quante botte da Frattesi e Arnautovic"
- 12:21 Rabiot: "Conoscevo Thuram, ma quanto fatto all'Inter mi ha davvero sorpreso molto"
- 12:13 Tchouameni: "Thuram ha ottime qualità tecniche. Bravo anche nel dialogare coi compagni"
- 12:08 Ausilio a RAI Sport: "Devo tutto a Moratti ma Zhang è fantastico. Dalla finale Champions un'Inter migliore"
- 12:00 TIFOSI ASSURDI, è stata una FESTA INDIMENTICABILE: l'INTER di INZAGHI è nella STORIA!
- 11:55 Marotta alla RAI: "Inzaghi artefice della serata di festa. Lautaro capitano all'antica"
- 11:45 Pagelle TS - Pavard col pilota automatico. Bastoni da 6, ma che errore. Quando accelera Mkhitaryan...
- 11:38 Djorkaeff sicuro: "Thuram si ritaglierà un posto speciale nel cuore degli interisti"
- 11:30 GdS - Inter di oggi e di ieri: Inzaghi è incasellabile. Dimarco come Facchetti, Calha alla Suarez. E per Thuram...
- 11:25 Thuram: "La nove dell'Inter una mia scelta. Anche mio padre era convinto potessi fare la prima punta"
- 11:16 Pellegrini: "Forti, solide, all'attacco: poche differenze tra questa Inter e la mia. Trap unico, ma Inzaghi..."
- 11:10 Darmian: "La gioia più grande da calciatore. Inzaghi con le sue idee ha fatto crescere tutti". poi l'aneddoto sugli AC/DC
- 11:02 Pagelle CdS - Barella e Mkhitaryan da 7. Anche Lautaro è da 6,5
- 10:56 Moratti: "Diciannove sul campo? Chi era davanti ha truffato, sono venti. Inzaghi ha fatto un miracolo su sé stesso"
- 10:48 TS - Festa Inter, il Torino fa da comparsa: nerazzurri compassati per un tempo, eppure...
- 10:40 Due giorni di meritato riposo per i Campioni d'Italia. Appuntamento ad Appiano mercoledì
- 10:34 CdS - Ferrieri Caputi da 6,5. Giusto il rosso a Tameze: ci sono i criteri per il Dogso
- 10:25 Darmian: "Orgogliosi ed emozionati dalla festa. A Inzaghi vogliamo bene perché..."
- 10:16 Dimarco: "Mai visto una roba del genere, Milano è nerazzurra. Questa maglia va trattata in modo speciale"
- 10:06 CdS - Sanchez non si trattiene e "chiama" i cambi: Inzaghi lo accontenta
- 09:52 Pagelle GdS - Calhanoglu come Matthaus. Barella mai sotto ritmo
- 09:38 Casini: "Striscione Dumfries un gesto che fa danno. Calendari? Abbiamo già gli incubi"
- 09:24 Sacchi: "Ciclo Inter all'inizio? Occhio alle trappole: ecco cosa serve adesso. E l'eliminazione in Champions..."
- 09:10 Steven Zhang, festa a distanza sui social: "Grazie a tutti"
- 08:56 GdS - Lautaro ringrazia tutti e insegue ancora i suoi record. E quella clausola da 111 milioni ora...
- 08:42 GdS - Zirkzee, servono 60 milioni. Ecco come l'Inter proverà ad arrivarci
- 08:28 GdS - Inzaghi-Inter fino al 2027, poi Lautaro e Barella: c'è una deadline per chiudere
- 08:14 GdS - Inter, festa per 300mila. Ma Dumfries è da rosso: indagine aperta, l'esito è scritto
- 08:00 Il climax dell'empatia e la targa del simbolo nella festiva domenica della luce tricolore
- 01:03 Prima pagina GdS - Ondata Inter, in 300mila per le due stelle. Inchiesta su Dumfries
- 01:00 videoI tifosi cantano 'Se giocava Leao', ma dalla terrazza arriva lo stop
- 00:55 Ausilio a SM: "La squadra si fa con due giocatori per ruolo. Gudmundsson e Zirkzee? Operazioni difficili"
- 00:47 Marotta a SM: "In testa ho già il numero 21, quello del prossimo Scudetto. Poi abbiamo tanti obiettivi"
- 00:42 Prima pagina CdS - Inter, è lì la festa. Striscione su Theo, bufera Dumfries
- 00:39 videoParola ai portieri: dopo Sommer, il saluto di Audero
- 00:37 videoBastoni esalta gli interisti e manda un messaggio a Moscardelli
- 00:34 Prima pagina TS - Delirio Inter (con caso Dumfries). Toro ridotto a comparsa, rosso ingiusto
- 00:31 videoInzaghi ai tifosi: "Abbracciatevi, ve lo siete meritato"