Non sarà un pari interno contro il Cagliari - con tanto di abbaglio arbitrale - a mutare l'umore dell'Inter e degli interisti in questa cavalcata trionfale che è il campionato 2023/2024.

Non può esserlo perché il cammino nerazzurro è da record e la distanza dal Milan secondo in classifica siderale: i rossoneri sono a -14 a 6 giornate dalla conclusione del torneo. Ciò significa che, battendo i rivali nel derby di lunedì prossimo, Lautaro e compagni sarebbero aritmeticamente campioni d'Italia.

E allora già si parla di futuro, co le parole di ieri di Beppe Marotta a rassicurare l'ambiente. "Cosa accadrà entro il 20 maggio (data della scadenza del prestito Oaktree, ndr)? Non è una domanda a cui posso rispondere perché interessa la proprietà. Posso solo dire che ieri ho parlato con Steven Zhang, non è stato presente fisicamente ma lo abbiamo sentito quotidianamente e posso dire che è il proprietario perfetto. Sa delegare, rispetta perfettamente i ruoli e la speranza è che Steven Zhang possa andare avanti. Ci sono tutti i segnali positivi per questo, la nostra situazione è molto tranquilla dal punto di vista economico. Siamo sereni e speriamo di continuare con la famiglia Zhang".

E sul tecnico, l'a.d. Sport è stato chiaro: "Con il tempo ha dimostrato di essere bravo e vincente, la scelta di rinnovare con lui sarà fisiologica. Primo perché è un vincente come ha dimostrato con i fatti; secondo perché è il profilo ideale per il presente e per il futuro dell'Inter".

E questo è forse il gol più importante di questo fine stagione: la conferma di Simone Inzaghi. Facile dimenticare le premesse con le quali era nata l'Era Inzaghi a Milano, tra dubbi assortiti e pensieri di ridimensionamento. Il tecnico piacentino, invece, è stato bravissimo nell'elargire calma fin dalle prime settimane, senza scomporsi per gli addii di Lukaku, Hakimi ed Eriksen e senza farsi condizionare dallo scetticismo palpabile che si avvertiva. Ha ribaltato tutto, portando in dote trofei (minori, ma sempre trofei), una finale di Champions e l'attuale cavalcata di cui sopra.

"Se resterò all'Inter il prossimo anno? Io posso dire quello che provo: l’Inter mi ha dato tanto in questi tre anni perché abbiamo fatto un grandissimo percorso, siamo cresciuti insieme e tutta la società ha fatto questo lungo percorso. Abbiamo vinto tanto, speriamo di vincere ancora. Io sto bene, ho una società forte alle spalle, è normale che a fine anno ci siederemo a parlare e non ci saranno problemi a continuare questo percorso", ha detto ieri Inzaghi.

Il tricolore sarebbe la sua consacrazione, ma non la fine del percorso. E non è banale.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 16 aprile 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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