Dal meno 4 al più 4 il passo è breve. Prima della Supercoppa in Arabia Saudita, in moti si affannavano nel prevedere una Juventus a più 4 sull'Inter complice pure la partita rinviata con l'Atalanta. Le fatiche arabe, il calendario interrotto, la trasferta di Firenze da una parte; Sassuolo, Lecce ed Empoli dall'altra. Il tutto prima del confronto diretto.

Insomma, sembrava tutto apparecchiato per le complicazioni psico-fisiche per il gruppo di Inzaghi. E invece il campo parla molto più correttamente di quelli che lo fanno fuori. E così dal meno 4 al più 4 è storia. Sempre con una gara da recuperare.

L'Inter ha battuto la Lazio, poi il Napoli, poi la Fiorentina e domenica sera pure la Juventus senza subire nemmeno una rete. I bianconeri, invece, escono battuti dal confronto del Meazza dopo la frenata casalinga con l'Empoli: una cura dimagrante per Allegri e i suoi. E la distanza, vedendo la partita di Milano, appare decisamente superiore rispetto allo striminzito 1-0 finale. La superiorità nerazzurra è stata lampante, abbagliante, evidente.

E c'è poco da parlare. La verità è che il lavoro paga, con buona pace di chi fa finta di non sapere da dove nasca questa Inter. Qualcuno si sta svegliando: buongiorno! Si cominciano solo ora a dare i giusti meriti a Inzaghi e alla quotidianità di Appiano, ma la realtà è che si sta raccogliendo il frutto di una semina che va avanti dal giorno uno dell'ex laziale sulla panchina nerazzurra. Altri, invece, hanno parlato tanto e continuano a parlare di favoriti, guardie, ladri, ippica e tennis. Ma poi c'è il calcio. E c'è il campo che rivela.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 06 febbraio 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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