Una marea nerazzurra ha sommerso il campionato italiano. L'Inter vince, vince, rivince e vince ancora. In questo 2024, Lautaro e compagni non hanno lasciato nemmeno le briciole alle avversarie, costringendole a ridimensionare gli obiettivi stagionali.

La Juventus, in particolare, ci credeva eccome allo scudetto. E le dichiarazioni di Danilo dell'altra sera dopo il pari con l'Atalanta confermano come la spocchia non manchi dalle parti di Torino, nonostante il meno 17 in classifica. Un'arroganza che, però, non ha pagato. E adesso non si sentono più battutine in conferenza stampa.

Allegri le aveva provete tutte per destabilizzare l'ambiente interista: dal "guardie e ladri" ai "cavalli coi paraocchi" fino a "Djokovic contro Sinner". Poi, quando il tecnico juventino aveva visto che dall'altra parte nessuno si curava del suo tentativo maldestro di creare crepe, aveva provato con un ultimissimo e disperato show: "Ma non lo so, sennò poi la prendono male. Sai... permalosi". Punzecchiature accompagnate da inteventi ad hoc dell'ormai noto stuolo di sodali, quelli della RSA e del quinto posto. 

E stavolta il "Deve succedere ciò che ancora non è successo"... non è successo. La contesa è rimasta in campo e il campo ha parlato. Anzi: ha urlato. L'Inter è andata in fuga. Si è alzata sui pedali proprio nel momento in cui tutti immaginavano un rallentamento, se non addirittura una caduta, e ha staccato tutti. 

I ladri permalosi coi paraocchi scappano dalla RSA assieme a Djokovic. E godono. 

Sezione: Editoriale / Data: Mar 12 marzo 2024 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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